Direttore: Alessandro Plateroti

A seguito del varo del decreto Liquidità , gli indici italiani salgono del 4,05% alle ore 15.55 di oggi 7 Aprile. 

Evidentemente i Mercati hanno gradito il provvedimento che dovrà comunque essere messo repentinamente in pratica per non restare solo un’intenzione. 

Se i Mercati avessero questa percezione, in brevissimo tempo ci ritroveremmo a 13.500 .

E’ questa infatti l’ultima cartuccia che può essere sparata prima del fallimento collettivo del sistema industriale italiano ed europeo. 

Osservando gli indici da vicino, e fermo restando altissima la probabilità di un futuro crollo, che, se venisse rotto il supporto a 14.500 potrebbe arrivare a portare l’indice fino a 13.500, corrispondente a circa 2.000 di S&P, vediamo una robusta resistenza 18.000. 

La nostra opinione è netta. Se 18.000 non verrà suèperatovelocemente e con un forte aumento di volumi, è molto probabile che l’indice ripieghi velocemente riportandosi sul suo supporto prima a 15.000 e poi a 14.300. A quel punto la rottura di 14.300 non genererebbe un doppio minimo ( figura rialzista ) e l’indice scenderebbe rapidamente a 13.500. 

Questo è lo scenario più negativo che farebbe il paio con l’alta volatilità ancora presente, con un mancato accordo tra Paesi Europei, con un VIX ancora molto alto. 

Il Petrolio, inoltre, è anch’esso ancora molto volatile e non sono infrequenti voli del 4% intraday. 

Il nostro suggerimento è quello di aspettare che si verifichi l’ultima, probabilmente finale, discesa intorno a 13.500 per poi rientrare con acquisti graduali con un portafoglio così ripartito :farmaceutico 25%, petrolifero 20%, bioterch  20%, assicurazioni 10%, titoli di energie rinnovabili e di pagamenti on line 25% .

Il portafoglio andrà poi conservato per almeno 5 anni. 

Stiamo a vedere se anche questa volta avremo avuto ragione. 

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ultimo aggiornamento: 07-04-2020


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