Direttore: Alessandro Plateroti

Le nuove misure del Decreto sono state emanate per dare supporto alle piccole e medie imprese e alle scuole. Vediamo tutte le misure varate con l’ultimo decreto.

Gli emendamenti e le nuove misure urgenti delineati nell’ultimo decreto, basati sulla proposta del Presidente Giuseppe Conte e del Ministro Gualtieri, riguardano accesso al credito e rinvio delle scadenze per le imprese. Il decreto comprende anche poteri speciali per settori del Made in Italy, dell’export, della giustizia e che riguardano la scuola.

Con questo ultimo documento il Governo ha deciso di intervenire al fianco delle imprese in difficoltà, utilizzando misure specifiche e che interessano ambiti particolari. L’obiettivo principale è quello di concedere più liquidità alle imprese che risentono degli effetti negativi del Coronavirus.

Inoltre sono previste anche sospensioni delle tasse e dei contributi e sgravi e agevolazioni per l’acquisto di mascherine o dispositivi di protezione individuale. Perciò vediamo quali sono queste misure.

Nuovi sostegni alle imprese

Le nuove misure inserite nel decreto prevedono delle garanzie dello Stato a sostegno elle imprese. Per questo obiettivo sono stati stanziati circa 200 miliardi di euro.

I fondi saranno erogati tramite la Cassa Depositi e Prestiti e dalla Società SACE Simet alle banche e queste ultime finanzieranno a loro volta le imprese. Le manovre emanate dal Governo copriranno il 70-90% dei finanziamenti.

Gli importi variano ovviamente in base alle dimensioni dell’impresa, ma è secondaria rispetto ad altre condizione. Si tratta dell’impossibilità di distribuire i dividendi e la destinazione del finanziamento per le spese di attività produttive su territorio nazionale. Quindi nello specifico le nuove misure del decreto garantiscono:

  • 100% per i prestiti fino a 25.000 euro, senza alcuna valutazione del merito di credito
  • 90% per i prestiti fino a 5 milioni di euro, potendo arrivare al 100% con la contro-garanzia dei Confidi, con la valutazione del solo modulo economico-finanziario
  • 100% per i prestiti fino a 800.000 euro, con la valutazione del merito di credito

Nuove misure per le PMI

Tra le nuove misure dell’ultimo Decreto possiamo trovare il potenziamento del Fondo di Garanzia per le Piccole e Medie imprese. Infatti verrà aumentata la dotazione finanziaria, già ampliata dal Decreto Cura Italia, per migliorare la liquidità delle imprese fino a 499 dipendenti.

Decreto Cura Italia e sostegno alle imprese
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In questo modo il Fondo è diventato un vero e proprio strumento per preservare la condizione di piccole e medie imprese, tutelando anche imprenditori, artigiani, autonomi e professionisti.

Ma le nuove misure del decreto sono indirizzate anche alla protezione dell’export e di tutti quei settori che sono delle eccellenze del Made in Italy. Infatti il decreto prevede di snellire le procedure di burocrazia per accedere alle garanzie del Fondo stesso.

Sostegno all’export e continuità aziendale

Come abbiamo anticipato alcune delle nuove misure del Decreto riguardano l’export e, più in generale, il sostegno all’incisività e alla tempestività dell’intervento statale.

In questo modo sono stati introdotti dei sistemi di coassicurazione tramite i quali lo Stato si assume gli oneri dell’attività assicurativa della SACE, per il 90%. La società si preoccuperà del 10% e così sarà possibile sbloccare 200 miliardi di risorse da destinare al potenziamento delle esportazioni.

L’obiettivo è quindi quello di fare fronte alla crescita della richiesta di garantire operazioni strategiche per l’economia nazionale, come appunto le esportazioni. Per quanto riguarda la continuità aziendale invece le nuove misure del decreto sono finalizzate a preservare una regolare prospettiva. Nello specifico o provvedimenti riguardano:

  • la valutazione di prudenza e di continuità alla luce della situazione emergente dall’ultimo bilancio chiuso
  • la disattivazione delle cause di scioglimento societario per riduzione o perdita del capitale sociale

Accanto a queste due misure a protezione diretta della società se ne affianca una terza che è volta a favorire il coinvolgimento dei soci nell’accrescimento dei flussi di finanziamento verso la società.

Tra le nuove nome del Decreto sono anche presenti delle disposizioni relative ai fallimenti delle aziende e alle loro deroghe. Le regole che disciplinano il fallimento sono quindi focalizzate a:

  • Evitare che le imprese aprano le pratiche di fallimento e le altre procedure basate sull’insolvenza, almeno fino alla fine dell’emergenza
  • Sterilizzare il periodo dell’emergenza ai fini del calcolo delle azioni a tutela dei creditori, perciò quando l’emergenza sarà rientrata e i creditori potranno proporre delle azioni di revoca

Nuove misure fiscali e contabili

Le misure urgenti riguardano anche l’ambito fiscale con un relativo rinvio degli adempimenti fiscali e contabili, soprattutto per quello che riguarda lavoratori ed imprese.

Nello specifico è stata prevista la sospensione dei versamenti dell’Iva, delle ritenute e dei contributi per i mesi dell’emergenza e, in generale, le misure sono complementari a quelle previste dl Decreto Cura Italia. In particolare:

  • IVA, ritenute e contributi sospesi per soggetti con calo di fatturato del 33% per ricavi/compensi sotto i 50 milioni
  • Sospesi i versamenti per i soggetti che hanno iniziato ad operare dall’inizio dell’emergenza Coronavirus
  • Per i residenti delle 5 province più colpite e sospensione versamento IVA se il calo del fatturato è di almeno il 33%, a prescindere dalla soglia di fatturato
  • Quando riprenderanno i versamenti è possibile richiedere una rateizzazione in 5 rate

L’approccio previsto dal Decreto è però selettivo ed interessa tutti gli individui con ricavi o compensi non superiori a 50 milioni di euro. Inoltre la sospensione delle ritenute d’acconto per il lavoro autonome prevista dal Decreto Cura Italia viene estesa.

Un’altra novità introdotta dalle misure del decreto è la rimessione in termini per tutti i versamenti nei confronti delle pubbliche amministrazioni, che vengono prorogati. Infine è stato anche deciso che il credito d’imposta relativo alle sanificazioni degli ambienti lavorativi è allargato all’acquisto dei dispositivi di protezione individuale.

Le misure per la scuola

Con l’ultimo decreto-legge sono stati presi provvedimenti che riguardano anche la scuola e lo svolgimento degli esami. Infatti la Ministra dell’Istruzione Azzolina ha affermato che le lezioni continueranno ad essere svolte tramite didattica online. Tutte le decisioni però sono subordinate al rientro a scuole.

Se si riuscirà a tornare nelle scuole, e quindi la didattica riprenderà normalmente, per la maturità ci sarà una prova nazionale di italiano. Mentre la seconda prova sarà preparate da una commissione interna. Invece, nel caso in cui non si riuscisse a riprendere il normale andamento delle lezioni, ci sarà un’unica prova orale telematica.

Per quanto riguarda le scuole medie, a prescindere dal rientro negli edifici scolastici, non ci sarà nessun esame e farà fede solo l valutazione finale dei professori. Anche se tutti saranno ammessi all’anno successivo non si potrà comunque parlare del sei politico per tutti gli studenti.

In ogni caso però il decreto dovrà essere adesso recepito da una o più ordinanze attuative per divenire operativo e sono stati stanziati circa 80 milioni di euro per le scuole. Una buona parte dei fondi è infatti indirizzata all’acquisto di dispositivi e periferiche per la didattica online, anche per gli studenti in condizioni economiche critiche.

Scarica QUI il testo del Decreto Cura Italia per conoscere le norme a sostegno delle famiglie e delle imprese.

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ultimo aggiornamento: 08-04-2020


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