Direttore: Alessandro Plateroti

Il fenomeno denominato Shrinkflation denunciato dai consumatori: si ha meno prodotto ma allo stesso prezzo di prima.

Il Shrinkflation si è diffuso soprattutto in queste ultime settimane e riguarda non solamente l’Italia ma anche altre nazioni, tra cui gli Stati Uniti e il Regno Unito. Questa pratica è messa in atto da molti produttori che adesso si ritrovano al centro di un indagine. L’apertura è stata richiesta direttamente dal Codacons. Quest’ultima ha difatti presentato un esposto all’Antitrust e a più di cento procure della Repubblica italiana per analizzare la prassi usata dai produttori. Si vuole constatare così se tale comportamento costituisce o meno qualche tipo di pratica commerciale scorretta o addirittura di truffa. Vediamo quindi di scoprire cos’è il fenomeno denominato Shrinkflation.

Shrinkflation: di cosa si tratta

soldi
soldi

Il termine Shrinkflation è una parola derivante dall’unione del termine inglese shrink, tradotto in italiano con il verbo restringere e della parola sempre inglese inflation, cioè inflazione. Tale fenomeno sta ad indicare la diffusione della pratica da parte dei produttori di beni di largo consumo di ridurre le dimensioni o il peso dei propri prodotti senza cambiarne però il prezzo. In modo tale da poter così mascherare il fatto che il prezzo è aumentato rispetto a prima. Quindi, invece di aumentare il prezzo del prodotto, l’azienda lascia la stessa identica cifra, ma diminuisce la quantità di prodotto che si sta comprando. Ridimensionando le dimensioni ed il peso del bene offerto.

Con l’attuazione di tale meccanismo al supermercato è quindi presente lo stesso cartellino del prezzo: Però la confezione del prodotto cambia e si riduce. Come per esempio flaconi e bottiglie, ma anche pacchi e scatole, sono di dimensioni leggermente ridotte. Quindi il consumatore si ritrova a pagare lo stesso prezzo per una quantità inferiore di prodotto. L’adozione di questo metodo da parte delle aziende è molto discusso perché può facilmente essere interpretato come una specie di inganno verso la persona che sta comprando tali prodotti. Infatti mentre è noto che i consumatori sono in generale molto sensibili ed attenti alle variazioni di prezzo di ciò che intendono comprare, non sembrano altrettanto consapevoli in merito ai cambiamenti delle dimensioni e del peso dei beni acquistati nel corso del tempo.

Clicca qui per iscriverti al nostro canale Telegram
Clicca qui per iscriverti alla Newsletter
Clicca qui per seguire la nostra pagina Facebook

Riproduzione riservata © 2024 - EFO

ultimo aggiornamento: 24-05-2022


APY e APR, cosa sono e come si calcolano

Fondo perduto ristorazione collettiva: di cosa si tratta e come accedere