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Questo termine definisce il complesso delle norme giuridiche poste a tutela della concorrenza sui mercati economici. In italiano è noto anche con il nome “anti-monopolio”. Scopriamo cos’è!

Definito anche Diritto antitrust o diritto alla concorrenza, questo complesso normativo tutela al bene primario della concorrenza, impedendo che le imprese, singolarmente o congiuntamente, influenzino la regolare competizione economica adottando comportamenti che possano restringere la concorrenza, creando o rafforzando una posizione di monopolio.

Per estensione, viene definito antitrust anche l’organo che vigila sull’osservanza del rispetto di tali norme. In Italia, è chiamato Autorità garante della concorrenza e del mercato (AGCM).

Il fine ultime delle normative antitrust è sostenere una economia di mercato libera, garantendo una forte concorrenza che conduca a una distribuzione più efficiente di merci e servizi a prezzi più bassi e a una migliore qualità.

Storia delle norme antitrust

Fu il Canada a introdurre questo tipo di Diritto per la prima volta, nel 1889. Quell’anno, infatti, il governo approvò delle leggi contro gli accordi restrittivi della concorrenza. Nonostante ciò, le origini dell’antitrust comunemente risalgono allo Sherman Antritrust Act, che il Congresso degli Stati Uniti emanò nel 1890. Il governo applicò tale legge per la prima volta nel 1911, contro l’impero petrolifero creato da John Davison Rockefeller.

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In questo settore, la tradizione americana ha influenzato l’Europa. Infatti, nel secondo dopoguerra i governi dei vari Paesi emanarono alcune legislazioni antimonopolistiche, poi sviluppate dai padri fondatori della Comunità Europea.

In Italia, la legge antitrust fu approvata solamente nel 1990, a causa di fattori istituzionali, politici e culturali. Il Parlamento italiano, nell’introdurre norme per la tutela della concorrenza similari a quelle comunitarie, ne ha voluto enfatizzare la finalità di “attuazione dell’art. 41 della Costituzione a tutela e garanzia del diritto di iniziativa economica”, definendo il mercato concorrenziale come il quadro entro il quale si svolge la libertà di tale iniziativa.

L’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato

L’AGCM è un ente amministrativo indipendente italiano istituto con la legge 10 ottobre 1990 n.287. La sua funzione è tutelare la concorrenza e il mercato. È composta da 3 membri, di cui uno è il presidente, al momento Roberto Rustichelli.

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L’Autorità deve vigilare contro gli abusi di posizione dominante, controllare la presenza di intese e/o cartelli lesivi o restrittivi per la concorrenza e controllare le operazioni di concentrazioni che superano un certo valore. Inoltre, l’ente deve tutelare il consumatore, valutare e sanzionare i casi di conflitto d’interesse dei componenti del governo. Infine, deve valutare e attribuire il punteggio di rating di legalità.

Questo ente è noto anche come Antitrust. L’ente deve anche presentare al Presidente del Consiglio dei ministri una relazione annuale che fa il punto sull’applicazione della normativa in Italia.

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ultimo aggiornamento: 24-04-2019


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