Una nuova decisione in merito ai blocchi imposti alla Russia a causa del conflitto arriva dagli Usa: bloccati i pagamenti russi delle cedole.
Per tentare di contrastare l’aggressione da parte della Russia verso lo stato ucraino gli Stati Uniti mettono in atto un’altro blocco sul fronte finanziario ed economico russo, oltre le già attuate sanzioni da parte dell’Occidente. Il Tesoro degli Stati Uniti infatti vieta al Governo Russo di pagare il debito russo con il denaro in valuta dollari presso le banche statunitensi. Questa decisione mette Mosca nella condizione di dover trovare vie alternative per poter continuare a pagare i propri debiti e gli investitori obbligazionari.
Il blocco degli Usa sull’accesso dei depositi russi: le conseguenze
Le sanzioni emanate dall’Occidente verso lo stato russo a causa dello scoppiare del conflitto con lo stato ucraino prevedevano già il congelamento delle riserve del Governo russo di denaro in valuta dollaro o euro, detenute dalla banca centrale russa e il blocco anche dei depositi russi nelle stesse valute presenti nelle istituzioni finanziarie statunitensi. Fino ad ora però era ancora possibile per la Russia utilizzare i fondi in valuta statunitense per effettuare i pagamenti delle cedole sul debito sovrano.
Nella giornata del 4 aprile del 2022 gli Stati Uniti hanno invece deciso di bloccare tale accesso da parte di Mosca ai fondi congelati. Stessa giornata in cui scade il pagamento di une cedola del valore di 84 milioni di dollari su un’obbligazione in dollari sovrani del 2042. La Russia conta un totale di 15 obbligazioni internazionali in circolazione e il loro valore nominale si aggira attorno ai 40 miliardi di dollari.
Tale decisione da parte degli Stati Uniti potrebbe servire per contrastare e rendere di più difficile attuazione il conflitto tra Russia e Ucraina. Senza accesso ai depositi statunitensi infatti Mosca dovrà utilizzare i fondi rimasti per pagare i suoi debiti, senza poterli così impiegare quale sostegno bellico. L’alternativa all’uso dei propri fondi sarebbe andare in default e ritrovarsi così con il divieto futuro di entrare nei mercati finché il Governo russo non avrà rimborsato tutti i creditori ed estinto il debito.