Il 2024 ha segnato un periodo di sfide per l’export delle province di Massa-Carrara e Pisa, in contrasto con i risultati positivi di Lucca. Secondo i dati Istat, elaborati dalla Camera di Commercio della Toscana Nord-Ovest e dall’Istituto Studi e Ricerche (ISR), l’export della Toscana ha registrato un incremento del 13,6%, principalmente grazie ai settori della farmaceutica e della gioielleria. Tuttavia, il dato nazionale ha mostrato una leggera flessione del -0,4%.
L’analisi ha rivelato che l’arretramento delle province di Pisa e Massa-Carrara ha colpito diversi comparti tradizionali, alcuni dei quali stanno affrontando una crisi su scala nazionale. Al contrario, Lucca ha beneficiato di un forte incremento delle vendite nei settori della nautica, meccanica e oli.
Valter Tamburini, presidente della Camera di Commercio della Toscana Nord-Ovest, ha commentato la situazione, evidenziando che i risultati dell’export nel 2024, soprattutto per alcuni settori, hanno portato a una certa delusione. Le tensioni commerciali, in particolare con gli Stati Uniti, rappresentano una fonte di incertezza. Tamburini ha sottolineato l’importanza di sostenere le imprese locali nella ricerca di nuovi mercati, auspicando una maggiore integrazione tra i mercati europei. Nel 2025, continueranno a essere offerti percorsi di accompagnamento all’export e contributi per la partecipazione a fiere internazionali.
Nel 2024, l’export della provincia di Pisa ha subito una contrazione dell’8,5% rispetto all’anno precedente, mantenendosi comunque su livelli storicamente elevati, con un valore complessivo di 3,4 miliardi di euro. A eccezione del comparto conciario, che ha registrato un lieve incremento dello 0,4%, tutti gli altri settori principali hanno mostrato segni di difficoltà. In particolare, il settore della moda ha visto una diminuzione significativa, con le calzature che hanno perso il 19,7% e l’abbigliamento il 37,6%. Anche il settore dei cicli e motocicli, che rappresenta oltre un quinto dell’export provinciale, ha registrato un calo del 16,2%. Le vendite sono diminuite anche nei settori della meccanica, farmaceutica, chimica e arredamento, mentre un segnale positivo è arrivato dalle vendite di bevande, in particolare il vino, che ha visto una crescita dell’8,8%.
Le vendite estere della provincia di Pisa sono state influenzate dalle difficoltà economiche della Germania, che rimane comunque il principale mercato di destinazione, con quasi mezzo miliardo di euro, ma ha ridotto gli acquisti di 70 milioni di euro, corrispondenti a una flessione del 13,3%. La Francia ha mantenuto un andamento stabile, mentre la Spagna ha mostrato una crescita tra i principali partner commerciali. Al di fuori dell’Europa, gli Stati Uniti hanno registrato una diminuzione del 6,7%, e la Cina ha subito una contrazione del 21,7%.
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