Tobin Tax: in cosa consiste e come viene applicata tale tassa sulle transazioni finanziarie. Le scadenze e le esenzioni previste per legge.
La Tobin Tax è una tassa applicata alle transazioni valutarie a breve termine per tenere sotto controllo eventuali speculazioni e la volatilità. James Tobin, macroeconomista americano, propose – per primo – tale tassa che prende, come capirete, il suo nome. In cosa consiste questa tipologia di tassa, come viene applicata, le scadenze da rispettare e quali sono le esenzioni previste dalla legge.
Tobin Tax: la definizione
I tassi di cambio fissi furono sostituiti con uno variabile e volatile, quando il sistema Bretton Woods iniziò a smantellarsi. Tale volatilità è stata ridotta, mediante la riscossione una tassa ridotta su ogni importo di valuta cambiata in un’altra.
Questa tassa ha l’obiettivo di fermare la destabilizzazione dei flussi di capitale tra i confini e gestire la volatilità del tasso di cambio, nonché di dare un freno alla speculazione a breve termine.
Tobin credeva che sarebbero potuti nascere diversi problemi per i piccoli paesi, a causa del massiccio afflusso e deflusso di valute diverse in cui avrebbero dovuto aumentare i tassi di interesse per mantenere la loro valuta fuori dal loro paese. Tuttavia, tassi di interesse elevati potrebbero influenzare le attività economiche locali.
Come funziona?
La tassa Tobin è – generalmente – attuata sulle transazioni valutarie a breve termine e permette di tenere sotto controllo il denaro che circola all’interno dei mercati finanziari a favore di alti tassi di interesse a breve termine.
Durante i periodi di crisi globale, molti paesi hanno pensato di introdurre queste tasse per controllare i flussi di capitale a breve termine. La gestione, da parte della banca centrale, può essere complicata, a causa dei rapidi afflussi e deflussi del mercato a breve termine. Pertanto, il prelievo di Tobin Tax può agire controllando i flussi di capitali speculativi e scoraggiarne la volatilità.
Il carico fiscale della Tobin tax è inversamente proporzionale alla durata della transazione. L’onere fiscale, dunque, sarà più elevato qualora il periodo di detenzione è breve, nel caso in cui il periodo di detenzione è più lungo, allora l’onere fiscale sarà inferiore.
Attuazione della tassa ed esenzioni
Per poter attuare la Tobin Tax, è fondamentale che sia stipulato un accordo a livello internazionale. Per quel che concerne la definizione dell’aliquota fiscale ottimale, in molti sostengono che può indebolire i mercati finanziari, qualora sia troppa alta: se, invece, è troppo bassa può non raggiunge l’obiettivo che si è prefissato.
Inoltre, potrebbe inficiare sulle operazioni dei mercati finanziari internazionali e portare all’insorgere di problemi di liquidità. Inoltre, sono previste esenzioni per determinati fondi come per i fondi pensione, obbligazioni, titoli di Stato, fondi comuni di investimento, quote Sicao o Oicr, nonché azioni di società di capitali con capitale sotto ai 500 milioni di euro.
Tale tassa ha una scadenza mensile. Per chi risiede in Italia, la Tobin va pagata entro il 16 del mese successivo al trasferimento di proprietà di azioni e di strumenti finanziari partecipativi; entro il 16 del mese successivo – a quello contratto concluso – per quel che concerne le operazioni su derivati e valori mobiliari. Entro e non oltre il 16 del mese successivo per le negoziazioni legate a operazioni svolte con frequenza elevata.
Vantaggi e svantaggi di questa tipologia di tassa
Nel caso in cui siano registrati degli effetti destabilizzanti dei flussi di capitale, il governo e/o la banca centrale avranno un periodo di tempo utile per individuare la criticità e mettere in atto misure necessarie per contrastarle. Questa tassa fa parte delle entrate del governo e ha la capacità di ridurre il potere dei mercati finanziari sui governi nazionali nella determinazione delle proprie politiche monetarie e fiscali.
Ci sono anche degli svantaggi: tale tassa potrebbe comportare l’attuazione di meno transazioni finanziarie e, di conseguenza, la perdita di diversi posti di lavoro. Per quel che concerne i fondi pensione, ad esempio, le banche potrebbero caricare il costo delle tasse sui clienti, visti i rendimenti inferiori. Anche il costo del capitale per gli investitori può subire un incremento.