
Cosa sapere sugli sconti Tari - econimiaefinanzaonline.it
Con l’approccio giusto, è possibile non solo risparmiare, ma anche fare la propria parte per un futuro più verde.
Con l’arrivo del 2025, molti cittadini si interrogano su come ridurre l’impatto della TARI, la tassa sui rifiuti applicata dai Comuni italiani. In un contesto economico sempre più complesso, è fondamentale conoscere tutte le opportunità di sconto e agevolazione disponibili per alleggerire il carico su famiglie e imprese.
In questo articolo, esploreremo in dettaglio le varie riduzioni, esenzioni e bonus previsti per quest’anno, fornendo anche informazioni utili su come accedervi.
Bonus TARI 2025
Una delle principali novità riguarda il Bonus TARI 2025, un’agevolazione legata al bonus sociale per le famiglie in difficoltà economica. Per poter accedere a questo beneficio, è necessario avere un indicatore della situazione economica equivalente (ISEE) non superiore a 9.530 euro, cifra che sale a 20.000 euro per le famiglie con almeno quattro figli a carico.
Sebbene questo bonus fosse stato introdotto nel decreto fiscale del 2020, la sua applicazione è stata ritardata fino a quest’anno, a causa della mancanza di un decreto attuativo. Tuttavia, il DPCM del 21 gennaio 2025 ha finalmente sbloccato il meccanismo, consentendo ai Comuni di implementare il bonus. Anche se potrebbe non essere possibile applicare subito il previsto sconto del 25%, le famiglie che ne beneficeranno riceveranno un rimborso sugli importi pagati in eccesso nel 2025.

Un altro aspetto da considerare è l’esenzione totale dalla TARI per le case disabitate. Se un immobile non è abitato e non è arredato, è possibile richiedere l’esenzione, ma è fondamentale che non siano allacciate le utenze di luce, gas e acqua. Questo significa che per ottenere l’esenzione, la casa deve essere in condizioni tali da non poter ospitare residenti. Le regole sono chiare: se ci sono arredi o utenze attive, la TARI è comunque dovuta.
Sconto TARI per seconde case
Per chi possiede una seconda casa utilizzata solo in determinati periodi dell’anno, è prevista una riduzione della TARI. Questo sconto è giustificato dal fatto che una casa poco utilizzata produce meno rifiuti rispetto a una residenza principale.
È importante, però, fornire prove della scarsa utilizzazione dell’immobile, come le bollette delle utenze, che dimostrino che la casa resta vuota per gran parte dell’anno. Anche se i Comuni offrono questa riduzione, spesso si tratta di sconti marginali.
Riduzioni locali e iniziative speciali
Oltre alle agevolazioni nazionali, molti Comuni hanno introdotto politiche locali per incentivare pratiche più sostenibili e premiare i cittadini virtuosi. Ad esempio, a Napoli è stato introdotto un bonus di 32 euro per chi paga la TARI in modo regolare, un’iniziativa che premia la puntualità e la responsabilità fiscale. A Bologna, i residenti che vivono da soli possono beneficiare di una riduzione del 30% sulla tassa, a condizione di presentare una richiesta ufficiale.
In diversi comuni, è previsto uno sconto significativo per chi opta per il compostaggio domestico dei rifiuti organici. Questa pratica non solo riduce il volume dei rifiuti, ma contribuisce anche a una gestione più sostenibile delle risorse. Inoltre, se un cittadino vive lontano dai cassonetti o se il Comune non offre un adeguato servizio di raccolta, è possibile richiedere uno sconto sulla TARI, che può arrivare fino all’80% in caso di gestione inefficace.
La TARI 2025 si presenta quindi come un’opportunità per i cittadini di risparmiare, grazie a una serie di sconti e agevolazioni disponibili a livello nazionale e locale. Conoscere i propri diritti e le possibilità di accesso a questi bonus è fondamentale per gestire al meglio le proprie finanze familiari e contribuire a un ambiente più sostenibile.