Sviluppatori e figure specializzate nel campo IT sono molto richieste dalle aziende, e per riuscire a trattenere i professionisti migliori le imprese devono capire quali sono le leve che spingono i talenti a cambiare lavoro e quali le priorità che guidano le loro scelte professionali.
Un’infografica di Epicode, realtà specializzata nella formazione in ambito tech, riassume i principali risultati emersi in State of Engineering Careers 2022, primo Report su come software developers, tech leads, engineering managers, CTO e Product Managers vedono la loro carriera.
Secondo la ricerca, il 68,3% dei professionisti intervistati si è detto pronto a cambiare azienda per crescere professionalmente, mentre la seconda leva è rappresentata dall’avanzamento a livello retributivo: il 52% ha dichiarato di aver cambiato lavoro in passato perché voleva guadagnare di più. Solo il 22% ha affermato di aver cambiato azienda per il desiderio di creare un maggior impatto, mentre la possibilità di lavorare da remoto è stato un “magnete” per il 17,9% degli intervistati. Un segnale di allarme da tenere in forte considerazione per le aziende di sviluppo.
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La valorizzazione dei talenti potrebbe fermare l’esodo. Come fare? Con l’avanzamento della seniority, inoltre, cambiano le priorità che spingono i talenti a cercare un nuovo posto di lavoro: mentre chi è all’inizio della carriera dà maggior importanza allo stare al passo con la tecnologia, alla crescita personale e all’impatto del proprio lavoro, per i professionisti con più esperienza diventano più rilevanti il benessere e altri aspetti della vita (equilibrio tra lavoro e vita privata, priorità alla famiglia e ai figli, cultura/ambiente di lavoro).
Riuscire ad attirare e a trattenere i talenti in ambito tech è vitale: le persone tendono a rimanere in un’azienda quando percepiscono la possibilità di una crescita personale e professionale. Se ciò non avviene, i professionisti iniziano a guardare altrove: solo il 27% degli intervistati ha dichiarato di aver intenzione di rimanere a lavorare nell’attuale azienda per il prossimo futuro. In un mercato lavorativo in cui le posizioni lavorative sono tante e i talenti (ancora) pochi, investire nelle persone diventa quindi un elemento strategico per ogni business.