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Milano si conferma come il cuore pulsante dellinnovazione in Italia, ospitando una significativa quota delle startup innovative del paese. Secondo i dati forniti dall’Osservatorio Cribis, nel 2025, il 27,5% delle startup italiane, pari a 3.182 unità, ha sede in Lombardia. Di queste, ben il 72,5% si concentra nel capoluogo lombardo, Milano, dove sono attive 2.305 startup. Le province limitrofe, come Brescia e Bergamo, si posizionano molto più indietro, con rispettivamente 221 e 190 startup. Altre province come Monza, Varese e Como presentano numeri ancor più contenuti, con 130, 79 e 75 startup rispettivamente. Pavia, pur vantando un’università, non supera le 61 startup innovative, rappresentando solo l’1,9% del totale regionale. Le province più lontane dal centro, come Mantova e Sondrio, mostrano una presenza ancora più ridotta, oscillando tra l’1,1% e lo 0,5%.
Distribuzione delle startup in Italia
La distribuzione delle startup in Italia è ulteriormente evidenziata da una mappa interattiva disponibile sul sito del Registro Imprese, che mostra come l’innovazione si concentri principalmente in tre poli: Milano, Roma e Napoli. Questo modello di distribuzione, meno uniforme rispetto ad altre regioni, evidenzia un rischio di impoverimento per le province lombarde meno forti economicamente, creando così una Lombardia a due velocità. Assolombarda, la principale associazione di categoria della regione, in collaborazione con InnovUp e la Fondazione Ricerca e Imprenditorialità, ha pubblicato un rapporto sull’impatto occupazionale delle startup innovative, rivelando che dal 2012 al 2023 queste hanno generato oltre 210.000 posti di lavoro, mobilitando quasi 40 miliardi di euro. La Lombardia, insieme a Piemonte e Liguria, ospita un terzo delle nuove imprese altamente innovative, contribuendo a una significativa riduzione della disoccupazione nelle aree in cui si investe in ricerca e sviluppo.
Ruolo delle startup innovative
Federico Chiarini, vicepresidente di Assolombarda con delega alle startup, sottolinea l’importanza delle startup innovative come catalizzatori della trasformazione tecnologica e della crescita economica. Tuttavia, evidenzia anche un notevole divario rispetto ai principali competitor, in particolare per quanto riguarda gli strumenti di fundraising e il mercato dei capitali. Attualmente, il venture capital in Italia rappresenta solo lo 0,06% del PIL, mentre la media europea si attesta tra lo 0,25% e lo 0,3%. Secondo il nono Osservatorio sull’Open Innovation e il Corporate Venture Capital Italiano, promosso da InnovUp e Assolombarda, le startup e le PMI innovative attive in Lombardia ammontano a 4.300, generando ricavi per 3,7 miliardi di euro, pari al 32,9% del totale nazionale. Nonostante questi numeri siano record, si registra una flessione rispetto al 2023, con una diminuzione del -4,7% e -5,8%. Inoltre, il 40,8% delle startup è partecipato da investitori di corporate venture capital, provenienti da aziende consolidate.
Iniziative per la crescita delle startup
Chiarini conclude affermando che il ruolo delle startup innovative è destinato a crescere. Per stimolare la crescita economica e generare posti di lavoro, è fondamentale creare un ambiente favorevole per la nascita e lo sviluppo di queste aziende, favorendo la collaborazione con il mondo della ricerca, le università e gli incubatori d’impresa. Assolombarda offre un’adesione gratuita alle startup innovative per i primi 48 mesi dalla loro costituzione, fino a un fatturato di 500.000 euro, e ha attivato uno startup desk per assistere le nuove realtà imprenditoriali. Grazie a queste iniziative, l’associazione conta attualmente oltre 400 startup associate.