La nuova proroga dello smart working offre una grande opportunità per i lavoratori fragili, i genitori e le imprese.
Il Governo ha infatti deciso di estendere la possibilità di lavorare da remoto fino al 30 giugno 2023, per i lavoratori fragili, la proroga dello smart working rappresenta un grande sollievo, poiché gli consente di continuare a svolgere le loro mansioni da casa, evitando di tornare a lavorare in ufficio. Inoltre, grazie al Decreto Milleproroghe viene reintrodotto, dal 28 febbraio al 30 giugno, lo smart working per i genitori con figli under 14.
Smart working: i requisiti per i lavoratori fragili e i genitori con figli under 14
Per quanto riguarda le regole, restano inalterate: i dipendenti del pubblico e del privato con le patologie indicate dal ministero della Salute hanno diritto al lavoro da remoto per tutte le ore in cui devono essere impiegati. In caso di incompatibilità della mansione con il lavoro in smart, il dipendente invece può essere assegnato a un’altra mansione nella stessa categoria a patto che lo stipendio resti lo stesso.
Per i genitori con figli under 14, il decreto reintroduce lo smart working e le nuove condizioni sono le seguenti:
- avere figli con età inferiore ai 14 anni;
- nel nucleo familiare non ci deve essere un genitore disoccupato o che beneficia di misure di sostegno al reddito (ad esmepio: disoccupazione, il reddito di cittadinanza);
- il lavoro in smart working deve essere compatibile con la mansione svolta.
I vantaggi dello smart working
La possibilità di lavorare da remoto comporta meno spese per l’affitto dei luoghi di lavoro, meno costi per l’illuminazione e la climatizzazione, e meno costi di viaggio. Consente inoltre alle aziende di contribuire alla riduzione delle emissioni di CO2, poiché c’è meno traffico e meno inquinamento legato al trasporto.
In sintesi, la proroga dello smart working 2023 rappresenta un’opportunità unica per lavoratori e imprese.