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Direttore: Alessandro Plateroti

SFDR e ESG: i dubbi in Europa

SFDR

Da diversi anni l’Europa si sta muovendo con passo deciso verso un’economia più sostenibile, cercando di integrare considerazioni ambientali, sociali e di governanza (ESG) nelle decisioni di investimento.

In questo contesto, il regolamento SFDR (Sustainable Finance Disclosure Regulation) si presenta come uno degli strumenti chiave, adottato con l’intento di incrementare la trasparenza e ridurre le pratiche di greenwashing nel settore finanziario. Nonostante sia applicato dal 10 marzo 2021, solo dal 1° gennaio 2023 è entrato pienamente a regime, offrendo l’opportunità di effettuare un primo bilancio sull’efficacia e l’accoglienza del regolamento da parte del mercato.

Nel corso del 2023, la Commissione Europea ha lanciato una valutazione per analizzare l’efficacia del regolamento SFDR, includendo nel processo sia una consultazione aperta a tutti i cittadini sia una più targetizzata verso i soggetti direttamente coinvolti nell’applicazione del regolamento stesso. Questo periodo di revisione ha culminato nella pubblicazione di un rapporto preliminare che illustra come il regolamento sia stato accolto dal settore.

ESG
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Reazioni del settore: problemi e criticità

Il rapporto svela un panorama contrastante. Da un lato la gran parte dei partecipanti, che si attesta all’89%, riconosce l’importanza e l’attualità dell’obiettivo di aumentare la trasparenza degli investimenti sostenibili e apprezza il fatto che le regolamentazioni a livello europeo siano percepite come più efficaci rispetto a quelle nazionali, con un consenso che raggiunge il 94%. Tuttavia, emergono preoccupazioni importanti: una larga maggioranza segnala la difficoltà nella pratica applicazione del regolamento, dovuta a diverse problematiche come la mancanza di dati affidabili e una non univoca interpretazione di concetti chiave.

Il rapporto evidenzia inoltre un generalizzato senso di insicurezza tra gli operatori, con il 79% degli intervistati che lamenta un’incertezza applicativa che porta a rilevanti rischi reputazionali riconosciuti dall’80% dei partecipanti. La situazione è aggravata dal timore, espresso dell’81% dei soggetti intervistati, che le ambiguità e le lacune del regolamento possano non solo non ridurre, ma addirittura incrementare il rischio di greenwashing e di mis-selling nel settore finanziario.

Prospettive e Riflessioni

Se da una parte il regolamento SFDR è indubbiamente un passo avanti nell’introduzione di maggiore trasparenza e nel tentativo di indirizzare gli investimenti verso obiettivi più sostenibili, dall’altra, le criticità emerse mettono in luce la complessità e le sfide intrinseche nell’attuazione di tale politica. La strada verso la completa integrazione delle considerazioni ESG nei mercati finanziari è ancora lunga e richiederà ulteriori sforzi, sia in termini di chiarezza normativa che di disponibilità dei dati necessari a garantire una corretta applicazione del regolamento. Questa fase di valutazione, quindi, potrebbe rappresentare un’occasione cruciale per apportare le necessarie modifiche al fine di migliorare l’efficacia del SFDR e raggiungere gli obiettivi di sostenibilità finanziaria dell’Unione Europea.

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ultimo aggiornamento: 10 Giugno 2024 14:54

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