Scudo fiscale: come funziona questa misura che riguarda il diritto fiscale e tributario e i casi in cui viene applicata.
Spesso sentiamo nominare il termine scudo fiscale. Sicuramente in molti non conoscono il significato di questo termine che riguarda la materia del diritto fiscale e tributario. Consiste in una forma atipica di condono fiscale: ecco come funziona e in quali casi viene applicato.
Scudo fiscale, forma atipica di condono: come funziona
Lo scudo fiscale consiste in una tipologia di condono che concerne le materie fiscali e tributarie. Tale strumento è attuato, in alcuni casi, al fine di porre rimedio a irregolarità sulla reintroduzione di capitali posseduti all’estero illecitamente.
I comportamenti illeciti del contribuente, dunque, sono risanati imponendo a quest’ultimo il pagamento di una tassa da pagare una sola volta ai fini della regolarizzazione fiscale.
![Scudo fiscale](https://economiafinanzaonline.it/wp-content/uploads/2022/09/SH_scudo_fiscale.jpg)
In Italia, la norma dello scudo fiscale fu introdotta nel quarto governo Berlusconi per regolarizzare le attività patrimoniali e fiscali, illegalmente detenute all’estero. La tassa da pagare è pari al 5%, che va a coprire sanzioni e interessi scaturite dal comportamento illecito effettuato oltre confine.
In questo modo, pagando una tassa una tantum, il contribuente regolarizza la propria posizione: tale operazione, inoltre, permette il rientro dei capitali nel paese in cui si ha la residenza.
A chi è rivolto questo tipo di condono
L’agevolazione può essere fruita da tutti i contribuenti che hanno la residenza fiscale in Italia. Sono diversi i soggetti che possono fruirne: persone fisiche, società semplici ed equiparate, nonché enti non commerciali.
Inoltre, secondo il decreto legge n. 78/2009, possono beneficiare di tale strumento anche gli eredi del contribuente che, in vita, ha commesso attività illecite con capitali all’estero, raggirando le norme fiscali italiane, nonché i contribuenti che gestivano insieme le proprie attività .
Nel 2014, sotto il Governo Renzi, è stata introdotta la cosiddetta voluntary disclosurer, ossia favorire il rientro dei capitali in Italia dall’estero mediante il meccanismo di collaborazione volontaria da parte del contribuente, che va a pagare una sanzione minore, regolarizzando la propria posizione.
Mediante il D.L. 1487/2017, inoltre, è stata introdotta una sanatoria aggiuntiva, definita mini-voluntary discosure rivolta ai lavoratori frontalieri e agli ex residenti all’estero, iscritti all’AIRE, per i quali è prevista la possibilità di regolarizzare le proprie attività finanziarie.