Il 12 marzo 2025, durante l’evento LetExpo in corso a Verona, il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Matteo Salvini, ha rilasciato dichiarazioni significative riguardo al futuro della **difesa europea** e alla **situazione economica italiana**. In un contesto di crescente **tensione internazionale**, Salvini ha espresso preoccupazioni riguardo ai **fondi** destinati al **riarmo dell’Europa**, sottolineando che gli “850 miliardi per riarmare l’Europa” non sono disponibili e che l’Italia non dovrebbe indebitarsi per acquistare **armi** all’estero.
Salvini ha chiarito la sua posizione, affermando che il **debito pubblico italiano** dovrebbe essere utilizzato esclusivamente per sostenere le **aziende italiane**. “Se devo fare debito pubblico italiano, lo faccio solo e soltanto se posso far lavorare aziende italiane,” ha dichiarato. Il ministro ha enfatizzato l’importanza di rinforzare l’Italia prima di pensare a un **riarmo europeo**, evidenziando la necessità di investire nell’**esercito**, nella **marina**, nei **carabinieri** e nell’**aviazione** del paese. La sua affermazione è stata chiara: non intende arricchire industrie di altri paesi a scapito del **benessere** dei cittadini italiani.
Nel suo intervento, Salvini ha anche criticato l’**Unione Europea**, sostenendo che non sta difendendo gli **interessi nazionali** italiani. Ha citato le **politiche europee** sui **dazi** e le nuove **tasse** come fattori che danneggiano le **industrie italiane**. Secondo il ministro, il primo e più pesante **dazio** sulle industrie italiane ed europee non proviene da Paesi come la **Cina** o gli **Stati Uniti**, ma da **Bruxelles**. Ha messo in dubbio la capacità dell’Unione di rappresentare efficacemente gli interessi dei suoi membri, affermando che la **pace** in Europa non dovrebbe dipendere da decisioni prese a Bruxelles, ma piuttosto da dialoghi tra **leader globali**.
Salvini ha accennato a segnali di apertura nel conflitto tra **Russia** e **Ucraina**, con dichiarazioni di **Zelensky** e **Putin** che suggeriscono la possibilità di una **tregua**. Ha sottolineato l’importanza del ruolo dell’Italia come ponte tra gli **Stati Uniti** e l’**Occidente**, auspicando che il paese possa contribuire attivamente alla risoluzione del conflitto. Secondo lui, la fine delle **ostilità** riaprirebbe mercati cruciali e salverebbe **vite umane**, rendendo l’Italia un attore chiave nel dialogo internazionale.
Salvini ha anche presentato un’iniziativa per una “grande operazione di **pace fiscale**”, che prevede un saldo e stralcio del **debito** con la possibilità di pagamento in rate senza **interessi**. Questa proposta, secondo il ministro, rappresenterebbe un’opportunità per lo **Stato** di incassare e per le **imprese** e i **cittadini** di continuare a lavorare. Ha confermato che il progetto è attualmente in discussione al **Senato** e ha ricevuto il supporto di **commercialisti** e **associazioni di categoria**.
Infine, il ministro ha fornito dati sulla **rete ferroviaria nazionale**, evidenziando che attualmente circolano circa 10.000 **treni** e che ci sono 1.200 **cantieri** aperti. Ha sottolineato come, nonostante il record storico di **puntualità**, sia più commentato un treno in ritardo piuttosto che l’**efficienza** della rete. Queste affermazioni mirano a mettere in luce i **progressi** fatti nel settore delle **infrastrutture** e a rassicurare i cittadini sulla qualità dei **servizi pubblici**.
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