Direttore: Alessandro Plateroti

La proroga per richiedere la rottamazione 2023 ha effetti su tutte le rateazioni in corso.

Aderire alla rottamazione quater porta dei vantaggi non da poco, tra i quali la sospensione dei pagamenti della dilazione originaria dal momento in cui si presenta la domanda. Era già prevista, in questo contesto, una sospensione delle rateizzazioni fino al 31 luglio. Per le domande non accolte, vi era l’obbligo di saldare entro il 31 luglio ogni rata non saldata nel periodo di attesa della risposta. Riguardo le domande accolte, si poteva procedere alla nuova dilazione direttamente dal 31 luglio stesso.

Cosa è la rottamazione quater?

In parole semplici, si tratta della rottamazione delle cartelle esattoriali. È un meccanismo tramite cui i cittadini possono saldare i debiti con il fisco in maniera agevolata.

Questa agevolazione riguarda coloro che hanno debiti per il periodo compreso tra il 1 gennaio 2000 e il 30 giugno 2022. La sua particolarità consiste nel versamento delle somme dovute senza corrispondere interessi di mora o sanzioni di alcun genere.

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Slitta la data di presentazione della domanda: cosa cambia

La nuova data per presentare la domanda della rottamazione quater è il 30 giugno 2023 e il termine per pagare la prima rata passa al 31 ottobre. Di conseguenza, anche i pagamenti delle cartelle per cui si chiede la rottamazione, ma che sono già oggetto di dilazione, sono sospesi fino al 31 ottobre.

Se la domanda di adesione a questa definizione sarà accolta, si procederà al pagamento diretto del nuovo piano di rateazione previsto dalla rottamazione quater.

Cosa succede alle domande non accolte

Entro il 30 settembre potrebbero arrivare, in realtà, anche delle risposte negative o di accoglimento parziale da parte dell’Ader. In caso di cartella esattoriale non ammessa, il debitore andrebbe a pagare entro il 31 ottobre tutte le rate non pagate durante il periodo di sospensione.

Per presentare la domanda in maniera efficace, è bene leggere il prospetto informativo della rottamazione. Serve compilare la domanda in maniera perfetta, dato che un solo errore può significare il diniego da parte dell’Agenzia delle Entrate Riscossione.

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ultimo aggiornamento: 25-05-2023


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