Le criptovalute incluse nella rottamazione delle cartelle esattoriali: tutte le novità previste sul piano fiscale.
La rottamazione delle cartelle esattoriali potrebbe includere anche le criptovalute al fine di far rientrare i redditi detenuti all’estero. La pace fiscale, dunque, dovrebbe includere anche la moneta virtuale. Ecco tutte le novità al riguardo.
Rottamazione cartelle: incluse anche le criptovalute
La pace fiscale prende forma attraverso la rottamazione delle cartelle esattoriali: un meccanismo di tregua, dunque, che potrebbe anche includere le criptovalute, in modo da far rientrare i redditi detenuti oltre confine e per utilizzare le risorse recuperate per far fronte ad altre esigenze e problematiche.
Il governo, dunque, sta studiando un condono che includa anche la moneta virtuale, all’interno dell’ambito di quella che viene definita volutary disclosure, ossia collaborazione volontaria da parte del contribuente.
Le modalità di riscossione dovrebbero variare in base all’importo dovuto: pertanto, si parla di cancellazione della cartella, sconto sul totale o pagamento dilazionato a rate. Anche le sanzioni, inoltre, saranno sottoposte a uno sconto al fine di incentivare il cittadino a mettersi in regola con i conti dovuti allo Stato.
Cancellazione, sconti e rateizzazioni dei debiti
Per quel che concerne le monete digitali, bisogna intervenire, nello specifico, sulla definizione di valore sanabile, a causa della elevata volatilità che caratterizza le criptovalute.
La cancellazione totale delle pendenze dovrebbe essere a attuata per le cartelle fino a 1.000 euro, in quanto – nella gran parte dei casi – le spese di riscossione superano l’importo effettivo da recuperare. In questo caso, rientrerebbero, in questa azione, le cartelle fino al 2015.
Le cartelle con importo compreso tra i 1.000 e i 3.000 euro, potrebbe essere applicato uno sconto pari al 50% e dilazione dei pagamenti su un periodo massimo di cinque anni.
Dai 3.000 euro in poi, potrebbe essere richiesto il saldo per intero del debito contratto, con uno sconto sulla sanzione ed, eventualmente, la possibilità di pagare l’importo dovuto a rate in cinque anni.