Calcolare spese
Innalzata da 65 mila a 85 mila la soglia di accesso e permanenza al regime forfettario dalla nuova Legge di Bilancio 2023. L’autorizzazione è arrivata dal Consiglio dell’Unione Europea, mediante la quale l’Italia incrementa tale limite pe quel che concerne ricavi e compensi per l’esenzione IVA del regime forfettario. Tale misura speciale è facoltativa per i soggetti passivi e mira a scongiurare eventuali distorsioni della concorrenza nel mercato interno.
Innalzata, a 85 mila euro, la soglia di accesso e permanenza del regime forfettario, precedentemente impostata a 65 mila euro. Questa la novità che giunge direttamente dalla Commissione Europea, la quale ha autorizzato l’Italia all’attuazione di questo aggiornamento.
Questa modifica permette di applicare un’imposta forfettaria, pari al 15% sostitutiva di quelle normalmente previste, ossia 5% per le nuove attività, seguendo specifiche condizioni, su un periodo di cinque anni.
La disposizione cesserà, di conseguenza, qualora i compensi o i ricavi, legati alla propria attività di riferimento, supereranno i 100 mila euro, già a partire dall’anno fiscale corrente. Pertanto, è prevista un aliquota al 15% – e al 5% per le nuove attività – per gli esercenti, i professionisti e le attività di impresa sottoposti a tale regime fiscale.
Sono interessate le persone fisiche che sono titolari di redditi da lavoro autonomo e di impresa che, nell’anno precedente, hanno ottenuto compensi e ricavi che non superano 85 mila euro, considerando un tetto massimo di spese non superiore a 20 mila euro lordi per lavoro accessorio, dipendente o relativi a compensi elargiti a collaboratori.
Inoltre, è specificato che tali soggetti non devono aver percepito reddito da lavoro dipendente o assimilati superiori ai 30 mila euro. Qualora il soggetto interessato supera la soglia degli 85 mila euro, pur non superando i 100 mila, perderà le agevolazioni fiscali previste dal regime forfettario a partire dall’anno seguente.
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