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Quasi la metà dei beneficiari di reddito di cittadinanza vedranno interrotta l’erogazione del sussidio. Scopriamo quali sono le finalità dello stop.

Il reddito di cittadinanza, misura dedicata a famiglie in difficoltà economiche e lavorative, è in scadenza per molti dei soggetti che ne beneficiano. Infatti con la fine di settembre arriva anche la fine dei primi 18 mesi di applicazione della misura di sussidio. Perciò chiunque abbia richiesto l’assegno a marzo, e l’abbia quindi incassato da aprile, vedrà in questo mese la scadenza del reddito di cittadinanza. Chi ha inviato la richiesta a maggio, terminerà di incassarlo ad ottobre. Vediamo quindi di capire a cosa è dovuto lo stop e quali sono le sua finalità.

Reddito di cittadinanza in scadenza: la pausa

La scadenza del reddito di cittadinanza era un aspetto già definito della misura di sussidio. Ma cerchiamo di capire come bisogna procedere. Infatti dopo un mese di pausa, durante il quale il reddito di cittadinanza in scadenza dovrà essere nuovamente richiesto, si potrà usufruire del sussidio.

Ovviamente l’assegno sarà erogato solo se i requisiti necessari ancora sussistono, primo tra tutti un ISEE inferiore a 9.360 euro. In questo caso la prestazione riprenderà per altri 18 mesi. L’unico vero cambiamento, rispetto alla prima fase, è che i componenti del nucleo familiare in grado di lavorare dovranno accettare qualsiasi offerta di lavoro. Bisogna ricordare che saranno proposte anche offerte a livello nazionale e se si decide di non accettare la famiglia perderà il sussidio.

Bonus
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Scadenza del Reddito di cittadinanza: le finalità

Come abbiamo detto il reddito di cittadinanza è in scadenza e in questo particolare momento permette di individuare le due finalità di questa misura. Possiamo infatti dire che si tratta di un aiuto economico, che vale circa 526 euro a famiglia e sale in base al nucleo familiare.

Allo stesso tempo però il reddito di cittadinanza è una misura di inclusione lavorativa e sociale. Questo perché, tolti casi eccezionali, i beneficiari sono costretti a firmare un Patto per il Lavoro con il Centro per l’Impiego. In pratica un impegno ad attivarsi nella ricerca di un’occupazione.

Va sottolineato che, durante il periodo di applicazione della norma, i beneficiari che hanno sottoscritto un contratto di lavoro erano circa 196 mila, un numero esiguo rispetto alla platea di interessati. Inoltre, durante l’emergenza Coronavirus, gli obblighi di seguire i percorsi di inclusione lavorativa e sociale sono stati sospesi.

Perciò possiamo dire che anche se il reddito di cittadinanza in scadenza è una misura utile e funzionale per molte famiglie, in altrettanti casi si tende a non accettare le proposte di lavoro previste dal piano di aiuti.

Il bilancio economico dei sussidi

Per aver chiaro quale sia l’impatto economico che misure di sussidio hanno sul bilancio possiamo dire che il reddito di cittadinanza, pur essendo in scadenza, ha raggiunto circa tre milioni di persone. Sono invece circa 136 mila i nuclei familiari beneficiari di Pensione di Cittadinanza. Questa può essere richiesta sopra i 67 anni di età, se la famiglia ha un ISEE inferiore a 9.360 euro e reddito annuo entro 7.560 euro.

In ogni caso il numero di richiedenti, sia di reddito che di pensione di cittadinanza, è cresciuto del 25,8% e solo nel mese di agosto si sono aggiunti 37 mila nuovi nuclei familiari beneficiari.

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ultimo aggiornamento: 30-09-2020


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