Trieste
Come ogni anno, dal 1990, il Sole 24Ore ha pubblicato la classifica completa dell’indagine sulla Qualità della vita 2021 delle città italiane. Il nord del paese risulta il territorio migliore in cui vivere mentre il Mezzogiorno si mantiene nelle posizioni finali della classifica. Prima Trieste, ultima Crotone.
Le prime dieci città in classifica sono tutte del Nord. I primi tre posti sono occupati da Trieste, Milano (in salita di dieci posizione rispetto all’anno precedente) e Trento che rimane stabile. La classifica, fino al decimo posto, vede sempre la presenza di città delle regione più a nord del paese. Troviamo Aosta, Bolzano, Bologna, Pordenone, Verona, Udine e Treviso. Quest’ultima ha conquistato ben 19 posizioni rispetto al 2020 mentre le altre città hanno avuto oscillazioni minori, in positivo o in negativo. Le ultime dieci in classifica sono: Siracusa, Taranto, Caserta, Reggio Calabria, Catania (perde dodici posizioni), Caltanissetta, Vibo Valentia, Trapani, Foggia e Crotone.
Gli indicatori presi in esame per l’indagine sono 90, suddivisi in sei macro categorie: ognuna ne contiene, dunque, quindici. Queste le macro categorie: Ricchezza e consumi; Affari e lavoro; Demografia, società e salute; Ambiente e servizi; Giustizia e sicurezza e Cultura e tempo libero. Nel 2021 alcuni parametri sono stati aggiornati a fine anno, a ottobre nello specifico, per tenere conto della ripresa post pandemia. Sempre nel 2021 sono stati aggiunti degli indici sintetici: si tratta di indici che aggregano diversi parametri di ambiti specifici come la qualità dell’aria e la qualità di vita di bambini, giovani e anziani. Da segnalare altri indici aggiunti di recente: il numero di farmacie ogni mille abitanti, il numero di casi Covid-19 ogni mille abitanti, gli infortuni sul lavoro, l’affollamento degli istituti di pena, i farmaci per la depressione, gli esposti per inquinamento acustico e l’energia elettrica prodotta da fonte rinnovabile.
Per ciascuno dei 90 indicatori vengono assegnati mille punti alla città con il valore migliore e zero punti a quella con il valore peggiore. Il punteggio delle altre città, invece, dipende dalla distanza rispetto ai due estremi ovvero la città con 1000 punti e quella con 0 punti. Si stila, poi, una classifica per ciascuna macro categoria (la graduatoria dipende dal punteggio medio dei quindici indicatori). La classifica finale è data, infine, dalla media aritmetica delle sei graduatorie di ogni categoria principale.
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