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Protesta dei trattori, Riscatto Agricolo: “Non andremo al corteo del 15 febbraio”

(Adnkronos) – "Non andremo assolutamente alla manifestazione di giovedì prossimo, non è nostra". E' quanto afferma all'Adnkronos Maurizio Senigagliesi, portavoce del movimento autonomo Riscatto Agricolo in merito alla manifestazione che si dovrebbe tenere il 15 febbraio al Circo Massimo, indetta dal Cra, il Comitato Agricoltori Traditi di Danilo Calvani.  "Sull’Irpef insieme ai colleghi Giorgetti e Leo stiamo lavorando a una ulteriore proposta che garantisca, nel modo più rilevante possibile gli imprenditori agricoli" afferma il ministro dell’Agricoltura, della Sovranità alimentare Francesco Lollobrigida in una nota. "Il sostegno al reddito dei più deboli e l’abbattimento dei costi di produzione, – sottolinea – in un quadro di equità, restano la stella polare dell’esecutivo guidato da Giorgia Meloni e spero che chiunque, al di là della collocazione parlamentare, abbia a cuore il sistema agricolo". "Giudichiamo molto importante e costruttivo quanto avvenuto questa mattina durante l’ultimo incontro con il ministro Lollobrigida in merito alla condivisione dei principali punti programmatici che Riscatto Agricolo ha depositato venerdì scorso nelle sue mani". Lo scrivono i rappresentanti del movimento Riscatto Agricolo in una nota. "Siamo molto soddisfatti del fatto che, attraverso questi incontri, oggi Riscatto Agricolo è riconosciuto istituzionalmente nelle rappresentanze agricole, nei confronti del governo e del Parlamento, – sottolineano – rapporti che coltiveremo con grande professionalità e dedizione, per giungere quanto prima a definire le necessità urgenti del nostro Paese in risposta alle difficoltà che il mondo agricolo sta vivendo". "Saremo altresì determinati a sostenere, in condivisione con il governo, le azioni finalizzate alla difesa del 'Made in Italy' in Italia e in Europa. Abbiamo consegnato oggi nelle mani del ministro l’elenco dei soci fondatori del movimento Riscatto Agricolo che, con oggi, si doterà di un sistema organizzato di rappresentanza nazionale, sistema che verrà comunicato nei prossimi giorni a tutte le istituzioni". I soci fondatori sono Andrea Papa di Brescia, Salvatore Fais di Livorno, Maurizio Senigagliesi di Pisa e Alessandro Zucca di Siena. "Nelle prossime settimane il governo aprirà un confronto con le Regioni e le organizzazioni agricole per individuare le filiere cui destinare i primi interventi di sostegno – ha detto il sottosegretario al Masaf, Patrizio La Pietra -, ma come giustamente evidenziato dagli agricoltori bisogna anche lavorare a una organica riforma del sistema assicurativo, così da abbassare i costi delle polizze assicurative per gli agricoltori, ampliare la platea degli assicurati e sostenere gli agricoltori contro i rischi catastrofali". "Il governo intende, inoltre, rafforzare il vincolo di origine 100% italiana delle produzioni, come aiuto diretto alla filiera agroalimentare nazionale" aggiunge. "C'è una base minima, che è quella dei 10mila euro, se si può ottenere di più meglio, noi stiamo lavorando" dice Antonio Tajani, ministro degli Esteri e segretario di Fi, a margine di una conferenza stampa alla Camera. "Avevamo chiesto all'inizio come Forza Italia un'esenzione totale, però il problema riguarda i conti, con il ministro Giorgetti stiamo lavorando perché comunque si parta da una base di 10mila e se si può ottenere di più meglio, però bisogna sempre essere responsabili". "Già con la quota dei 10 mila euro viene esentato l'80% delle aziende agricole, quindi già è un risultato molto importante. Ma questo ovviamente non basta, serve fare molto di più, serve una strategia complessiva", aggiunge Tajani.  Le posizioni della Lega che chiede di più? "Tutte le norme sono state approvate in Consiglio dei ministri da tutti, se si può migliorare la situazione siamo sempre pronti a farlo, servono però proposte che non siano demagogiche ma che possano permettere di risolvere i problemi, siamo contrari a fare false promesse", replica il ministro. “Il governo ha creato il problema con gli agricoltori aumentando loro le tasse e oggi, per distogliere l’attenzione dalle proprie responsabilità, attacca la transizione verde e lo fa mentre la crisi climatica produce danni ingenti: nel 2022 la siccità ha causato 6 miliardi di euro di danni all’agricoltura e, nel silenzio generale e senza alcuna reazione preoccupata da parte del governo, la Regione Sicilia ha dichiarato lo stato di calamità naturale per la siccità già nel mese di febbraio” ha detto il co-portavoce nazionale di Europa Verde e deputato di Alleanza Verdi e Sinistra, Angelo Bonelli. “Condivido buona parte delle rivendicazioni degli agricoltori, dalla concorrenza sleale, al ruolo della grande distribuzione, alla riforma della Pac votata in Europa anche dalla Lega e FdI, che dà risorse alle grandi multinazionali a scapito dei piccoli agricoltori. Come ecologisti – continua – non siamo d’accordo sull’eliminazione della messa a riposo del 4% dei terreni, pratica agricola. I nostri nonni e bisnonni praticavano il riposo dei terreni, pratica chiamata anche ‘maggese’, che consente il recupero della fertilità del suolo, la riduzione dell'erosione e l'incremento della biodiversità: 'Un campo che ha riposato dà un raccolto abbondante,’ scriveva Ovidio'". "Do appuntamento al governo alla prossima primavera/estate, quando non ci sarà acqua per i campi e la siccità metterà purtroppo in ginocchio la nostra agricoltura. Irresponsabilmente, vengono attaccate le politiche sul clima, ben sapendo che la crisi climatica è la peggiore nemica dell’agricoltura”, conclude Bonelli. —[email protected] (Web Info)

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ultimo aggiornamento: 12 Febbraio 2024 13:33

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