L’indice IFO tedesco fornisce numeri migliori del previsto e questo basta alle borse europee per passare in positivo. Il dato atteso era di 98,7 ma l’indicatore tedesco tocca i 99,6. Si tratta del primo rialzo dopo sei mesi. Gli indici alle 12 sono in leggero territorio negativo ,mentre il Ftse è ancora positivo a + 0,4.
Il rimbalzo ha toccato le banche e la galassia Agnelli che è ancora sotto osservazione per l’ipotesi di una fusione con PSA. Fca totalizza un +3% e anche Exor ne risente in positivo. Leggero storno di STM mentre vola Campari grazie al giudizio positivo di Goldman Sachs e supera abbondantemente i suoi massimi storici degli ultimi 5 anni. Campari, insieme a Snam , è uno dei titoli più forti sul listino nostrano, quest’anno.
Il future sull’ S&P che aveva subìto un forte storno Venerdì è intorno alla parità e staremo a vedere quale sarà il suo comportamento all’aperture. Comportamento in grado di influenzare anche i fragili listini europei.
Positiva Tim in attesa del fatidico CDA del 29 Marzo dove verrà discussa la posizione di 5 consiglieri del board e grande forza di Ternba che riesce a mettere a segno un altro +0,5% dopo aver superato i suoi massimi storici. Cala di 1 punto STM, e tengono bene sia Poste sia Amplifon, memtre sono in ripresa sia Intesa sia Unipol dopo gli storni di Venerdì.
Il futre del Ftse Mib ha toccato i fatidici 20.400 e lì ha reagito. Il minimo toccato dal Dax è stato 11.312 e ci potrebbero essere ancora 40 punti al ribasso prima di un eventuale rimbalzo ( 13.260 con estensioni a 11.200) . Lo stoxx ha toccato 3.302 e potrebbe estendere almeno fino 3.200 o anche fino a 3.180 prima di ripartire. Oggi sarà ancora una giornata al ribasso, e l’ Ifo ha fatto un po’ da paracadute. Da quei livelli le borse potrebbero ripartire al rialzo.
Sullo sfondo , come sempre, Brexit, Usa- Cina, debolezza dell’economia in generale.
Ricordiamo che i tassi di breve hanno superato , per rendimento, i tassi a 10 anni nel Treasury e a Tokio. Questo incrocio farà sì che le Borse possano salire del 10-15% nei prossimi 12-15 mesi, ma subito dopo ci sarà una recessione importante. E’ sempre successo così nelle precedenti 17 volte.
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