Direttore: Alessandro Plateroti

Ottenere prestiti in Svizzera è possibile e facile. Per aziende o per privati, le soluzioni sono svariate.

Prima di occuparci nel dettaglio di prestiti in Svizzera, partiamo dalle definizioni: per “prestito” si intende un finanziamento che un istituto di credito eroga a un’azienda o a una persona fisica, che si impegna a restituirlo in un periodo di tempo concordato con chi rilascia la somma di denaro.

La richiesta del prestito può avvenire per diverse ragioni: dall’acquisto di un’auto alla ristrutturazione di una casa, fino anche alla necessità di estinguere debiti contratti precedentemente.

Come ottenere un prestito in Svizzera: i requisiti

Per ottenere un prestito in Svizzera ci sono alcuni requisiti imprescindibili. Il primo è l’età, che deve essere compresa tra i 18 e i 67 anni.

L’altro requisito fondamentale è l’essere cittadino svizzero oppure essere in possesso dei permessi B o C. Il permesso B infatti è dedicato a coloro che risiedono in Svizzera per motivi di lavoro, mentre il permesso C rende il titolare di fatto assimilabile a un cittadino svizzero, con la sola differenza che non ha il diritto di voto e di eleggibilità e non è chiamato a svolgere il servizio militare. È un permesso rilasciato dopo 5 o 10 anni da quando si detiene il permesso B. In pratica, la prima condizione per avere un prestito in Svizzera è dimostrare di essere cittadino o residente in Svizzera per un lungo periodo.

Infine, bisogna risultare dei buoni pagatori. In Svizzera, infatti, ogni qual volta si fa una richiesta di prestito l’istituto di credito inserisce i dati del richiedente in un portale che si chiama ZEK (Punto Centrale Informazioni Creditizie). Il portale restituisce poi una risposta sull’affidabilità del cliente. Se dal portale emerge che il cliente è un cattivo pagatore, difficilmente la banca erogherà il prestito.

Purtroppo, però, anche una richiesta di prestito rifiutata resta annotata nello Zek, complicando la situazione del cliente che ha chiesto il finanziamento e che difficilmente potrà averlo da altri istituti. Alcune banche e agenzie di intermediazione per prestiti personali, come ECO TCA Consulting, una delle principali agenzie di Zurigo, onde evitare di “macchiare” il nome del richiedente svolgono uno studio preliminare prima di avviare la richiesta ufficiale del prestito, in modo che in caso di esito negativo, il nominativo nel portale risulterà comunque privo di annotazioni negative. Chi è iscritto nello ZEK rimane in questo database per due anni.

L’altro requisito indispensabile è dimostrare di avere un reddito da lavoro dipendente o da lavoro autonomo.

Prestiti in Svizzera per frontalieri

Anche gli italiani che lavorano in Svizzera ma restano residenti entro il confine italiano, possono ottenere prestiti in Svizzera. Per prima cosa è necessario avere il permesso di tipo G. Si tratta del permesso dedicato proprio ai frontalieri. Per avere un prestito, ci si può rivolgere a banche o istituti di credito, che per prima cosa si accerteranno che il Permesso G sia in possesso del richiedente da almeno 3 anni.

Al lavoratore transfrontaliero è richiesto, inoltre, di dimostrare di essere in regola con le tasse e di avere un reddito, sia esso da lavoratore autonomo o da dipendente. I prestiti vanno dai 1.000 franchi ai 250.000 franchi.

Come richiedere un prestito in Svizzera

Chi decide di chiedere un prestito in Svizzera può rivolgersi direttamente a un istituto bancario, a una finanziaria, o ancora a un mediatore del credito. In quest’ultimo caso i vantaggi sono notevoli perché l’intermediario svolge una funzione di consulenza volta a trovare la migliore soluzione possibile. Ciò si traduce in un risparmio di tempo, oltre che di denaro, in quanto il compito del consulente è proprio quello di presentare la proposta economicamente più vantaggiosa confrontando le disponibilità degli istituti di credito sulla base delle esigenze del cliente.

Molti portali permettono di richiedere il prestito compilando un apposito modulo online. Per richiedere un prestito bisogna presentare almeno tre documenti:

  • Carta di identità
  • Permesso di tipo B o C
  • Documenti di reddito (buste paga in caso di lavoratori dipendenti o dichiarazione dei redditi degli ultimi due anni per gli autonomi)

Le modalità di erogazione del prestito vengono concordate tra il cliente e l’istituto di credito. Generalmente le condizioni sono molto flessibili, di modo che il cliente in linea di massima possa avere l’importo che desidera, restituendolo nel tempo che gli è più comodo.

Prestiti personali in Svizzera
Prestiti personali in Svizzera

Tassi di interesse in Svizzera

I tassi di interessi in Svizzera per legge non possono essere superiori al 10%. A determinare il tasso di interesse concorrono una serie di fattori, ad esempio la solvibilità della persona che fa la richiesta del prestito. Più la persona è considerata affidabile, più basso sarà il tasso di interesse. A determinare questo valore concorrono anche altri fattori, come, ad esempio: l’età, il credito richiesto, e il tempo entro cui si vuole restituire la somma che viene prestata.

Attualmente il tasso di interesse minimo in Svizzera è del 4,5%. È sconsigliabile affidarsi a istituti di credito o finanziarie che offrono tassi al di sotto di questa cifra: potrebbero essere truffe o pubblicità ingannevoli.

Tempi di erogazione del prestito

Quando viene avviata la domanda di prestito, se questa viene accettata, i soldi vengono erogati entro 14 giorni lavorativi. Anche in questo caso, bisogna diffidare di coloro che promettono soldi immediati. Il tempo di 14 giorni è un obbligo di legge che serve a chi richiede il prestito per ripensare alla sua decisione, ed eventualmente annullare il prestito.

Consigli prima di chiedere un prestito in Svizzera

Prima di chiedere un prestito, è bene essere certi di non essere sul “libro nero” dello Zek e non essere così schedati come cattivi pagatori. Come spiegato precedentemente, anche la sola richiesta rifiutata rimane segnata sullo ZEK per due anni. Per cui, chi non è certo della propria solvibilità farebbe meglio a non chiedere prestiti. Chi ha subito un primo rifiuto, è altamente probabile che sarà rifiutato anche da altri istituti di credito.

Lo Zek tiene traccia anche dei cattivi pagatori. Motivo per cui, è meglio scegliere rate più basse e un rientro dal debito in un tempo più lungo, piuttosto che rate alte per estinguere il debito in tempi brevi e trovarsi poi in difficoltà maggiori. In questo caso bisogna fare attenzione: il credito diventa probabilmente più caro, perché aumentano i tassi di interesse.

Al contrario, chi chiede un prestito ma poi si trova a vivere una situazione economica migliore, deve sapere che può estinguere il suo prestito in anticipo. Inoltre, quando si valutano le offerte di prestito, oltre a diffidare di chi offre tassi di interessi troppo bassi, bisogna fare attenzione a coloro che chiedono pagamenti anticipati o promettono crediti immediati.

Prestiti e morosità

Chi ottiene un prestito, e poi si trova a vivere un momento di difficoltà, non deve fare altro che comunicarlo alla banca che ha erogato il finanziamento. L’istituto di credito non ha nessun interesse a penalizzare il contraente del debito.

Banca e debitore possono concordare un altro modo per restituire il finanziamento, magari sospendendo momentaneamente il pagamento delle rate.

Il credito privato in Svizzera

Si parla di credito privato quando il prestito è richiesto da una persona e non da o per un’azienda. È il classico prestito fatto per arredare casa, piuttosto che per comprare un’auto. È regolato dalla legge sul credito al consumo (LCC).

Normalmente, prestiti di questo tipo vanno dai 1.000 agli 80.000 franchi. È una soluzione particolarmente usata in Svizzera, tanto che si calcola che un cittadino svizzero su tre ha fatto ricorso alla richiesta di credito, quasi sempre per comprare un’auto o per superare un periodo di crisi economica.

È consigliabile scegliere di richiedere un credito privato per l’acquisto di beni durevoli, quali una macchina, il mobilio di casa o per superare un periodo di ristrettezze finanziarie, in caso di spese ingenti da affrontare, o ancora per pagare un corso di formazione o gli studi. Al contrario, è sconsigliato l’accesso al credito per eventi quali matrimoni o vacanze: si tratta di momenti belli della propria vita, che però rischiano di tramutarsi in qualcosa di spiacevole quando chi ha chiesto il prestito si troverà alle prese con le rate da pagare, anche a distanza di tempo dall’evento stesso.

Prestito tra privati

Chi ha avuto problemi finanziari e per questo è escluso dai prestiti con gli istituti di credito, può ricorrere al contratto di prestito. Questa modalità di finanziamento avviene tra privati, in cui un soggetto detto mutuante trasferisce a un altro definito mutuatario, una somma di denaro che quest’ultimo restituirà nelle modalità concordate.

I mutui o prestiti privati possono anche essere regolarti verbalmente. Tuttavia, per evitare che uno dei due contraenti poi non rispetti i termini degli accordi, è bene mettere nero su bianco le modalità del prestito. Cifra erogata, rate, tempi di restituzione e tassi di interesse dovrebbero essere scritti sul contratto. Inoltre, chi riceve i soldi è tenuto a farsi fare una ricevuta. A tale proposito, è bene sapere che in Svizzera il limite all’uso del denaro contante è molto alto, pari a 100.000 franchi.

Il Crowdlending

L’altra forma di prestito ammessa in Svizzera è il finanziamento partecipativo, detto anche “peer to peer” o social lending. In questo caso sono dei contributori che prestano soldi a privati o società e in cambio degli interessi, che vengono determinati in base al rischio. Per ricorrere a questo tipo di finanziamento bisogna rivolgersi ad una delle tante piattaforme di crowdlending riconosciute in Svizzera.

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ultimo aggiornamento: 15-10-2019


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