
Prescrizione: in campo nuove norme - www.economiafinanzaonline.it
Nel 2025, molti contribuenti italiani potrebbero vivere un’importante liberazione finanziaria grazie alla prescrizione.
Questo fenomeno si verifica in base alla normativa vigente, che prevede termini di prescrizione per vari tipi di debiti. È fondamentale conoscere quali debiti si estingueranno nel 2025 e come calcolare i termini di prescrizione per evitare brutte sorprese.
Una delle novità più significative è l’estensione della prescrizione automatica per le cartelle esattoriali. Fino ad oggi, i debitori potevano trovarsi in situazioni di incertezza riguardo alla validità delle cartelle ricevute. Ma dal 2025, se una cartella affidata all’Agenzia delle Entrate Riscossione non è stata riscosso entro un periodo di cinque anni, essa sarà automaticamente cancellata. Questo provvedimento rappresenta un importante passo verso la semplificazione e la trasparenza nei rapporti tra contribuente e fisco.
Debiti con prescrizione di 5 anni
Un gran numero di debiti risalenti al 2019 e al 2020 si estinguerà nel 2025, grazie alla prescrizione quinquennale. Tra questi troviamo:
- Bollette telefoniche
- Omessa dichiarazione dei redditi
- Canoni di locazione
- Multe stradali
- Spese condominiali ordinarie
- Spese per ristrutturazioni
- TFR (Trattamento di Fine Rapporto) e indennità di fine lavoro
- Interessi bancari
- Risarcimenti danni da fatti illeciti
- Rendite vitalizie
- Utili dei soci in azienda
- Abbonamenti a servizi come streaming e pay-TV
- Imposte locali (IMU, Tari, ecc.)
- Contributi INPS e INAIL
- Cartelle esattoriali relative a tributi con prescrizione quinquennale.
È importante notare che i debiti derivanti da pagamenti periodici, come le bollette, o da illeciti, come le multe, seguono questo termine di prescrizione di 5 anni.
Un altro gruppo di debiti di interesse comprende quelli contrattuali o derivanti da fatture emesse nel 2015, i quali andranno in prescrizione nel 2025. Tra questi ci sono:
- Fatture insolute
- Prestiti, finanziamenti e mutui
- Tasse e imposte (Irpef, IVA, ecc.)
- Ticket sanitari
- Sentenze di condanna e decreti ingiuntivi
- Spese condominiali straordinarie.
Anche se un debito è prescritto, è importante sapere che, se un creditore richiede una somma successivamente alla scadenza, il debitore ha diritto di opporsi alla richiesta.

Ci sono anche debiti che si estinguono in un periodo più breve, che va da 6 mesi a 1 anno. Tra questi troviamo:
- Servizi di soggiorno come hotel, B&B e alberghi
- Compensi per lezioni private (insegnanti e corsi occasionali)
- Prestazioni professionali per periodi inferiori a un mese
- Compensi per ufficiali giudiziari
- Prezzo dei medicinali
- Acquisti al dettaglio senza scopo commerciale.
Alcuni debiti hanno una prescrizione di 3 anni. Per esempio, i pagamenti per prestazioni di lavoro superiori a un mese o i compensi per opere professionali. Anche il bollo auto si prescrive dopo 3 anni, ma la decorrenza parte dal 1° gennaio dell’anno successivo alla scadenza. Pertanto, nel 2025, il bollo auto che doveva essere pagato nel 2021 sarà già prescritto.
Nel 2025 si prescriveranno anche le bollette di luce, acqua e gas emesse nel 2023, così come le spese condominiali dovute dall’inquilino nell’anno passato. La prescrizione inizia a decorrere dall’ultimo giorno utile per il pagamento; è quindi cruciale prestare attenzione alle scadenze.
Come calcolare la decorrenza della prescrizione
Calcolare quando un debito si prescrive può sembrare complicato, ma è essenziale per gestire le proprie finanze in modo efficace. La decorrenza della prescrizione parte dal momento in cui il pagamento sarebbe dovuto. Per esempio, nel caso di crediti di lavoro, il termine decorre dal termine del rapporto di lavoro. Per pagamenti periodici, la prescrizione si calcola separatamente per ogni rata. Nel contesto delle imposte e delle sanzioni fiscali, il termine inizia sempre il 1° gennaio dell’anno successivo a quello in cui il pagamento era previsto. Pertanto, tutte le imposte relative al 2019 si prescrivono a partire dal 1° gennaio 2025.