
Plastics Europe ha manifestato preoccupazione in merito alla possibile introduzione di dazi di ritorsione da parte dell’Unione Europea sui prodotti statunitensi, come reazione all’aumento dei dazi USA su acciaio e alluminio. In un’intervista rilasciata il 5 gennaio 2025, Virginia Janssens, Managing Director dell’associazione dei produttori europei di materie plastiche, ha sottolineato che tali misure potrebbero comportare conseguenze economiche significative.
La posizione dell’unione europea
Janssens ha dichiarato: “È comprensibile che l’Unione Europea desideri tutelare i propri interessi economici, ma è cruciale mantenere i principi del libero e giusto commercio, fondamentali per la stabilità e la crescita economica a livello globale.”
Impatto dei dazi sulle materie plastiche
L’introduzione di dazi su beni industriali, come le materie plastiche, potrebbe interrompere le catene di approvvigionamento, aumentare i costi per le aziende e danneggiare i consumatori sia negli Stati Uniti che in Europa. Nel 2023, gli Stati Uniti hanno costituito l’11,7% delle esportazioni extra-UE di materie plastiche, con un valore di €3,4 miliardi, e il 22,2% delle importazioni extra-UE, ammontando a €5,3 miliardi. Questi dati evidenziano l’importanza del legame commerciale tra l’Unione Europea e gli Stati Uniti nel settore delle materie plastiche.
Appello al dialogo diplomatico
Plastics Europe ha fatto appello all’Unione Europea e agli Stati Uniti affinché si impegnino in un dialogo diplomatico per evitare un’escalation delle tensioni commerciali. Janssens ha ribadito il sostegno dell’organizzazione all’iniziativa dell’UE di aprire a negoziati, come evidenziato dalla Presidente della Commissione Europea, Ursula von der Leyen, e ha sollecitato sforzi collaborativi per risolvere la controversia, tutelando l’industria, i posti di lavoro e i consumatori.