
aumento prezzo gas
È uno dei beni di prima necessità, insieme all’acqua e all’energia elettrica. Ma, specie negli ultimi tre anni, il suo prezzo è notevolmente lievitato.
Stiamo parlando del gas: dall’inizio della guerra fra Russia ed Ucraina e le continue minacce di “chiusura dei rubinetti di fornitura” da parte della Russia stessa verso l’Europa, i suoi costi sono aumentati. L’Arera ha spiegato che, al di là di questo, ci sono anche altre motivazioni.
È possibile, allora, risparmiare sui costi o bisogna rassegnarsi ad un aumento incondizionato senza poter fare nulla? Cerchiamo di capire insieme.
Gas: energia a costo elevato
Il gas, specie nel periodo freddo e in quello invernale, rappresenta una delle principali risorse energetiche alle quali non possiamo rinunciare. Non solo come riscaldamento ma, anche e soprattutto, come fonte energetica per le nostre case. Dall’inizio del conflitto fra Russia ed Ucraina, però, abbiamo anche imparato che ci sono altre fonti di energia alle quali attingere ed utilizzare il gas solo il minimo indispensabile.
Sì, perché il suo costo è lievitato notevolmente e, questo, ha portato molte famiglie a trovarsi in difficoltà e davanti ad una scelta, quale quella del “gas sì, gas no”. Stando a quanto riferito ed osservato proprio sulle bollette dei consumatori, a gennaio il prezzo di riferimento è salito a 126,63 centesimi di euro per metro cubo, con un incremento dell’1,1% rispetto al mese precedente.
Tutto questo è dovuto soltanto al conflitto in Ucraina? L’Arera ci spiega che, in realtà, non è proprio del tutto così: un’altra delle principali problematiche sta nell’aumento attribuito all’incremento dei prezzi all’ingrosso del gas, che ha inciso sulla spesa per la materia prima.
Quale sarà l’aumento quest’anno
Diciamo che la stangate vera e propria, in questo 2025 sarà non solo per le famiglie, ma anche per le imprese. Per queste ultime, infatti, si prevede un aumento complessivo del 15% sulle bollette energetiche.

In generale, il prezzo del gas è previsto che salirà da 46 centesimi a 52 centesimi al metro cubo, comportando un aumento di 127.995 euro per un’impresa con consumo annuo di 2 milioni di metri cubi. Ma quali sono i prezzi all’ingrosso che sono così aumentati? A gennaio le quotazioni hanno raggiunto quota 54 €/MWh, un livello che non si vedeva da inizio 2023.
Tutto questo ha portato un aumento del costo della bolletta per quasi tutti i consumatori. Le ripercussioni sono diventate sempre più alte proprio nei confronti del consumatore più spicciolo, quali le famiglie e, successivamente, anche sulle imprese.