
Pensioni: aumenti in arrivo - www.economiafinanzaonline.it
La pensione è quel qualcosa al quale ogni singolo lavoratore anela alla fine dei una lunga carriera di lavoro e di fatica. La domanda che tutti si pongono è: quanto prenderò di pensione?
Ci sono delle buone notizie per quel che riguarda alcune tipologie di trattamento pensionistico che, per il prossimo anno 2026, vedranno l’arrivo di alcuni aumenti. Nello specifico, parliamo delle pensioni minime, di quelle che riguardano l’invalidità civile e per l’assegno sociale.
Stando a ciò che è descritto nel documento di Economia e Finanza ci sarà un aumento per i trattamenti previdenziali. Vediamo insieme in cosa consiste e di che tipo saranno gli aumenti che arriveranno.
Pensioni: discreti aumenti in arrivo
Se pensiamo che mai vedremo la pensione, è un ragionamento che, in parte, può essere considerato sbagliato. Dall’altro lato, però, è necessario anche tenere presente di quelli che sono i cambiamenti e le variazioni dei bilanci dei singoli stati quanto anche dell’andamento economico del paese nel quale si vive.
In Italia, troppo poco spesso si parla di aumenti per le pensioni ma, a quanto sembra, a partire dal 2026, la situazione potrebbe cambiare per alcuni dei trattamenti pensionistici. Stando al Documento di Economia e Finanza, a partire dal prossimo 1 gennaio 2026, ci saranno aumenti previsti per l’integrazione al minimo della pensione, o anche agli assegni riconosciuti agli invalidi civili o all’Assegno sociale.
L’Istat ha ufficializzato una crescita rispettivamente dello 0,9%, dell’1,6% e del 2,0% per gennaio, febbraio e marzo. Anche se le stime di crescita sono state valutate in questa maniera, dobbiamo pensare che, non sempre però, la crescita delle pensioni stesse sarà tale. La rivalutazione dovrebbe tuttavia essere più bassa, tanto che possiamo stimare che il tasso sarà compreso tra l’1,6% e l’1,8%.
Ecco il valore che potrebbe cambiare
Per quel che riguarda le pensioni minime, si passera da una base di 603,40 euro, a un massimo di 616,57 euro, con alcuni picchi che possono arrivare anche a 624,70 euro.

Per le pensioni di invalidità, invece, si dovrebbe salire da un minimo di 341,37 a un massimo di 342,04 euro. Per l’Assegno sociale, infine, la rivalutazione dovesse essere tra l’1,6% e l’1,8% e l’importo massimo dovrebbe salire tra 547,29 e 548,37 euro.
Aumenti che non sembrano essere tanto consistenti quanto coloro che li percepiscono potrebbero aspettarsi perché si tratta davvero di pochi euro o di poche decine di euro. Ciò che bisogna però apprezzare è comunque, la presenza dell’aumento in se per sé, cosa che, ad esempio, negli anni precedenti raramente si era vista.