Ti spetta veramente la pensione di reversibilità? Ecco come funziona e chi può usufruirne in caso di separazione.
Conoscere esattamente il funzionamento della pensione di reversibilità è molto importante per chi vuole garantire un futuro sereno a se stesso e al proprio coniuge. Si tratta di una misura per tutelare chi rimane solo in seguito alla morte del coniuge, un sostegno importante per moltissimi pensionati italiani. Con l’aumentare del carovita e dei prezzi delle bollette, è sempre più fondamentale essere sicuri di rimanere coperti anche in caso di divorzio o separazione dal proprio compagno o compagna di vita. Che cosa accade e a chi spetta l’assegno?
Cosa accade, dunque, quando uno dei due coniugi muore e ma i due sono separati o divorziati? Come funziona, in quel caso, la pensione di reversibilità? L’INPS ha precisato il tutto con una circolare che specifica proprio questa evenienza.
La circolare dell’INPS stabilisce cosa accade alle pensioni di reversibilità per i separati o divorziati
Buone notizie per i coniugi separati e divorziati: ai fini dell’assegno di sostegno della reversibilità, possono godere degli stessi privilegi. Anche a chi non è più coniugato, dunque, spetta la reversibilità del defunto, che fosse pensionato o assicurato.
Nell’ordinanza n. 9649 del 2015, la Corte di Cassazione ha stabilito che:
“La ratio della tutela previdenziale è rappresentata dall’intento di porre il coniuge superstite al riparo dall’eventualità dello stato di bisogno, senza che tale stato di bisogno divenga (anche per il coniuge separato per colpa o con addebito) concreto presupposto e condizione della tutela medesima”.
Questo è confermato da una chiara circolare dell’INPS, pubblicata sui canali ufficiali del governo e dell’Istituto di Previdenza Sociale, che chiarisce una volta per tutte la questione. “Il coniuge separato – anche se con addebito o per colpa senza diritto agli alimenti – è equiparato sotto ogni profilo al coniuge superstite, in favore del quale opera la presunzione della vivenza a carico del dante causa al momento della morte di quest’ultimo, e pertanto ha diritto alla pensione ai superstiti”, così recita la circolare dell’INPS sull’argomento.
Per ottenere l’assegno, bisogna presentare domanda regolare all’INPS per la pensione di reversibilità. Alla luce della nuova circolare, le domande respinte potranno essere revisionate e rimandate, con la speranza che, questa volta, abbiano un esito positivo. In ogni caso, è bene rimanere aggiornati sulle novità in campo fiscale, per non perdere bonus, sostegni e misure di assistenza per i cittadini di tutte le categorie sociali.