(Adnkronos) – SarĂ in libreria dal 19 marzo per Harper-Collins 'Life. La mia storia nella Storia', l'autobiografia di Papa Francesco scritta con Fabio Marchese Ragona, vaticanista Mediaset e suo amico personale, autobiografia di cui il quotidiano 'Il Corriere della Sera' anticipa alcuni stralci. "Penso che il ministero petrino sia ad vitam e dunque non vedo condizioni per una rinuncia. Le cose cambierebbero se subentrasse un grave impedimento fisico, e in quel caso ho giĂ firmato all'inizio del pontificato la lettera con la rinuncia che è depositata in Segreteria di Stato – si legge nell'autobiografia -. Se questo dovesse succedere, non mi farei chiamare Papa emerito, ma semplicemente vescovo emerito di Roma, e mi trasferirei a Santa Maria Maggiore per tornare a fare il confessore e portare la comunione agli ammalati".  "Ma questa è un’ipotesi lontana, perchĂ© davvero non ho motivi talmente seri da farmi pensare a una rinuncia. Qualcuno negli anni forse ha sperato che prima o poi, magari dopo un ricovero – continua Papa Bergoglio -, facessi un annuncio del genere, ma non c’è questo rischio: grazie al Signore, godo di buona salute e, a Dio piacendo, ci sono molti progetti ancora da realizzare". "Dobbiamo difendere sempre la vita umana, dal concepimento fino alla morte; non mi stancherĂ² mai di dire che l’aborto è un omicidio, un atto criminale, non ci sono altre parole: significa scartare, eliminare una vita umana che non ha colpe. Ăˆ una sconfitta per chi lo pratica e per chi si rende complice: dei killer prezzolati, dei sicari! Mai piĂ¹ aborti, per favore! Ăˆ fondamentale difendere e promuovere sempre l’obiezione di coscienza". Così Papa Francesco. Il Papa condanna anche "la pratica dell’utero in affitto, una pratica inumana e sempre piĂ¹ diffusa che minaccia la dignitĂ dell’uomo e della donna, con i bambini trattati come merce". "Immagino una Chiesa madre, che abbracci e accolga tutti, anche chi si sente sbagliato e chi in passato è stato giudicato da noi. Penso alle persone omosessuali o transessuali che cercano il Signore e che invece sono state respinte o cacciate", afferma il Pontefice. "Le benedizioni alle coppie irregolari: voglio soltanto dire che Dio ama tutti, soprattutto i peccatori. E se dei fratelli vescovi decidono di non seguire questa strada, non significa che questa sia l’anticamera di uno scisma, perchĂ© la dottrina della Chiesa non viene messa in discussione. – continua Papa Francesco nel suo libro – Ăˆ giusto che queste persone che vivono il dono dell’amore possano avere una copertura legale come tutti. GesĂ¹ andava spesso incontro alle persone che vivevano ai margini, ed è quello che la Chiesa dovrebbe fare oggi con le persone della comunitĂ Lgbtq+, che all’interno della Chiesa sono spesso marginalizzate: farle sentire a casa, soprattutto quelle che hanno ricevuto il battesimo e sono a tutti gli effetti parte del popolo di Dio. E chi non ha ricevuto il battesimo e desidera riceverlo, o chi desidera fare da padrino o madrina, per favore, che sia accolto". —[email protected] (Web Info)
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ultimo aggiornamento: 14 Marzo 2024 8:40