Se ami pagare con il POS, forse dovresti avere questa informazione che potrebbe cambiare tutto
Pagare con il POS è una delle migliori comodità di oggi. Non dover girare per strada con grandi quantità di contanti, non dover maneggiare soldi e, in generale, favorire la digitalizzazione dei pagamenti e delle transazioni in tutto il mondo. Dopo l’epidemia di Covid-19 i pagamenti dematerializzati hanno avuto una grande spinta, per questioni di sicurezza, per ridurre al minimo i contatti tra le persone potenzialmente infette ma piano piano questo metodo di pagamento è diventato il preferito di tantissimi italiani. Qualcosa potrebbe cambiare, tuttavia, da questo momento in poi.
Come ben sanno i negozianti e i venditori che utilizzano il Pos per i pagamenti, le commissioni spesso sono insostenibili, soprattutto per spese molto piccole e quotidiane. E le cose, in questo senso, potrebbero peggiorare: in arrivo una stangata terribile per tutti gli italiani.
Cosa cambia per gli italiani: in arrivo la stangata con il POS
Un annuncio che mette in difficoltà tantissimi venditori, soprattutto piccoli commercianti, e che rischia di essere una stangata colossale che non farà altro che far crescere il malcontento generale. Bancomat ha infatti annunciato che dal 1 luglio 2025 aumenteranno nuovamente le tariffe di commissioni per i pagamenti con il POS. Molti negozianti si trovano costretti ad utilizzare il POS per combattere l’evasione fiscale, ma facendo questo si ritrovano inevitabilmente danneggiati.
Le commissioni sono già piuttosto alte, specialmente per i pagamenti molto piccoli, e questo rischia di essere un’ulteriore colpo basso per tutti. Questa misura potrebbe spingere molti negozianti a rifiutarsi di accettare i pagamenti digitali, creando una catena di malcontento che arriva fino ai clienti e che rischia di mettere in seris difficoltà i negozianti indipendenti dalle grandi aziende e i piccoli commercianti, che pagano già commissioni esorbitanti per ogni pagamento digitale con il POS.
L’altro rischio è quello che i commercianti si ritrovino costretti ad aumentare i prezzi dei prodotti e dei servizi che offrono per sopperire alle spese eccessive delle tasse e delle commissioni; o peggio, accettare pagamenti in nero pur di sopravvivere. Un effetto valanga che rischia semplicemente di danneggiare i più piccoli negozianti e le fasce più in difficoltà della popolazione, in una situazione economica già aggravata dall’aumento del carovita, dalla crisi delle forniture di gas russe e dagli stipendi sempre meno in grado di permettere alle famiglie italiane di vivere una vita il più possibile dignitosa e serena.