Ogni condominio impone degli orari condominiali, variabili anche dal periodo, durante i quali bisogna rispettare il silenzio e il vicinato.
Ovviamente esistono delle eccezioni, come nel caso dei lavori in corso, ma in generale all’interno dei complessi abitativi ci sono delle regole da rispettare. Vediamo insieme quali sono.
Esistono determinate attività, come usare la lavatrice o il cane che abbaia, che possono essere eseguite solo in determinate occasioni.
Vivere in un complesso abitativo come può essere un qualsiasi condominio, obbliga a rispettare delle regole che permettono il quieto vivere di una comunità.
Anche se ogni inquilino è libero di fare cosa vuole in casa sua, bisogna comunque rispettare il vicinato ed evitare schiamazzi o rumori nei periodi notturni o negli orari condominiali o di silenzio.
Ogni condominio quindi ha il suo regolamento e stabilisce i propri orari condominiali durante i quali bisogna evitare di fare rumori molesti. Solitamente le fasce orarie vanno:
In generale ci sono alcuni periodi, come ad esempio quello estivo, in cui è possibile fare baccano fino alle 23:00 senza che i vicini si lamentino.
Generalmente gli orari sono questi, ma ovviamente possono cambiare dal palazzina a palazzina. Comunque ogni regolamento condominiale può stabilire gli orari in base:
Il regolamento e gli orari condominiali devono essere rispettati anche da chi esegue lavori di ristrutturazione o manutenzione. In questo caso però non è solo il condominio che impone degli orari, ma è i Comune a fissare gli orari in cui usare attrezzi e macchinari.
In ogni caso questi orari dovranno essere rispettati sia che siano interventi privati, che pubblici, e se un’impresa ha necessità di intervenire, deve richiedere un’autorizzazione al Comune. Quindi gli orari in cui si possono eseguire questi lavori vanno dalle 8 alle 13 e dalle 16 alle 20.
Oltre ai lavori di ristrutturazione anche innaffiare le piante può provocare situazioni di disagio all’interno di un condominio. In questi casi si parla di vero e proprio stillicidio nei confronti degli inquilini ai piani inferiori.
Per evitare attriti tra i condomini ogni complesso abitativo, anche in questo caso, ha le sue regole. Infatti esistono delle fasce orarie e delle regole che riguardano anche l’innaffiamento delle piante.
Se invece il regolamento non riporta voci specifiche, sarà necessario discutere la questione in sede di assemblea di condominio. In generale la regola è che il primo inquilino ha diritto di innaffiare le sue piante solo se il secondo non viene disturbato dal gocciolamento.
Inoltre, anche se non è espressamente vietato mettere vasi sui balconi, se ci sono danni a cose o persone la responsibilità è del proprietario dei vasi. Perciò in caso di incidenti quindi sarà obbligatorio risarcire il danno, ai sensi dell’articolo 2043 del Codice Civile e dell’articolo 185 del Codice Penale.
Se siete vittime di infrazioni al regolamento o agli orari condominiali, avete tre possibilità per cambiare la situazione. Ovvero:
Per quanto riguarda i rumori invece, non sempre è possibile chiedere l’intervento di Polizia e Carabinieri. Questo perché la Corte di Cassazione sostiene che il reato di disturbo al riposo si presenta solo se il rumore in questione:
Se l’infrazione continua e l’assemblea condominiale non basta a risolvere la situazione di disagio tra vicini di casa, allora dovrete rivolgervi ai mezzi legali. Ovviamente però non è sempre facile stabilire se e quanto un rumore sia molesto.
In generale però la procedura inizia sempre all’interno del condominio, ed è buona norma parlarne in sede di assemblea. Se non si dovesse trovare un accordo dovrete presentare una causa al vicino di casa e aspettare i tempi della giustizia italiana.
Può capitare che il cane del vicino abbai in continuazione, magari anche negli orari del silenzio notturno. In questi casi la prima cosa da tenere presente è che i cani sono animali e, come tali, abbaiano come noi parliamo e non hanno la stessa percezione degli orari che abbiamo noi.
Inoltre nessun regolamento condominiale può vietare la detenzione di animali. Perciò è necessario capire se realmente il cane arrechi disturbo oltre la normale tolleranza e alla collettività dei condomini. Bisognerà poi dimostrare il disagio fornendo al giudice delle prove certe, avvalendosi anche dell’opinione di veterinari e specialisti.
FOnte foto: https://pixabay.com/it/photos/architettura-costruzione-2590101/ , https://pixabay.com/it/photos/doodle-di-abbaiare-cane-woof-2965983/
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