L’Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile è un programma nato per cambiare la situazione a livello globale in precisi ambiti come persone, pianeta e prosperità.
L’Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile è stata presentata e sottoscritta dai governi di 193 Paesi delle Nazioni Unite. Il documento riporta 17 obiettivi, decisi dall’Assemblea, che fanno parte di un piano più ampio e interessano ambiti ambientali, economici, sociali e dell’istruzione. I traguardi sono da raggiungere entro il 2030 e, anche se con questo programma non si risolveranno tutti i problemi, sono un ottimo punto di partenza comune. Un mondo diverso e più sostenibile può esistere, ma per ottenerlo bisogna impegnarsi insieme. Vediamo quindi di capire quali sono gli obiettivi dell’Agenda 2030 e di quale strategia fanno parte.
Agenda 2030: gli obiettivi
Gli obiettivi inseriti nell’Agenda 2030 sono traguardi che hanno una validità globale, questo perché tutti i Paesi sono chiamati a contribuire ed impegnarsi per creare un mondo migliore. Bisogna tenere presente che anche le società, le imprese private e pubbliche e anche gli operatori di informazione e cultura devono contribuire al raggiungimento degli obiettivi.
L’Agenda 2030 contiene infatti 17 obiettivi che fanno riferimento a questioni di interesse trasversale e che prendono in considerazione tre macro-aree dello sviluppo, in particolare economia, società ed ecologia. La finalità ultima è quella di eliminare la povertà e le disuguaglianze, affrontando i cambiamenti climatici. Insomma costruire una società pacifica e che rispetti i diritti umani di tutti. Nello specifico i punti dell’Agenda 2030 sono:
- Sconfiggere la povertà
- Debellare la fame
- Salute e benessere
- Istruzione di qualità
- Parità di genere
- Acqua pulita e servizi igienico-sanitari
- Energia pulita e accessibile
- Lavoro dignitoso e crescita economica
- Imprese, innovazione e infrastrutture
- Ridurre le disuguaglianze
- Città e comunità sostenibili
- Consumo e produzione responsabili
- Lotta contro il cambiamento climatico
- Vita sott’acqua
- Vita sulla Terra
- Pace, giustizia e istituzioni solide
- Partnership per gli obiettivi
Come si può notare dai punti dell’Agenda 2030, la sostenibilità è un punto centrale e non un aspetto secondario o legato solamente all’ambiente. Rispettare questi impegni vuol dire accettare un approccio integrato con misure concrete, per riuscire ad affrontare con successo il cambio di sistema economico-sociale.
I controlli sul raggiungimento degli obiettivi
Come abbiamo anticipato, tutti i Paesi sono chiamati ad impegnarsi e a definire una strategia precisa per lo sviluppo sostenibile. Gli eventuali risultati raggiunti dovranno essere comunicati all’ONU. Infatti ogni Paese sarà valutato ogni anno dall’ONU, grazie all’aiuto del High-level Political Forum, ente che ha il compito di valutare progressi, risultati e sfide di ciascun Paese. Inoltre, ogni quattro anni, si terrà un dibattito sull’attuazione egli obiettivi dell’Agenda 2030, alla presenza di Capi di Stato e di Governo.
L’Agenda in Europa
Ovviamente anche l’Unione Europea, come ogni altro Paese, deve impegnarsi nel delineare un piano per mettere in pratica gli obiettivi dell’Agenda 2030. Ogni obiettivo infatti sarà declinato a livello comunitario e sarà una rigida ed importante indicazione per tutti gli stati membri.
La Commissione Europea ha già presentato un ricco programma che dovrà essere realizzato nei prossimi cinque anni, da cui emerge chiaramente la volontà dell’UE. Infatti tutta l’Eurozona vuole raggiungere gli obiettivi di sviluppo sostenibile, anche a seguito dell’accordo di Parigi sui cambiamenti climatici.
Agenda 2030: in Italia
Tutti i Paesi e le Nazioni del pianeta sono tenuti ad impegnarsi e contribuire al raggiungimento di questi obiettivi. Ovviamente ogni realtà svilupperà le proprie strategie per imboccare il sentiero giusto. Anche l’Italia non è da meno, tanto che ha istituito la task force Benessere Italia, un organo che deve coordinare, monitorare, misurare e migliorare le politiche di tutti i Ministeri nel segno del benessere e sostenibilità.
Si tratta certamente di un passo avanti per dotare l’Italia di una strada da seguire per l’Agenda 2030. Infatti questo strumento permetterà al Governo di promuovere un benessere equo e sostenibile attraverso la definizione di nuovi approcci e politiche differenti. Alcuni punti sono la rigenerazione sostenibile dei territori, mobilità e coesione territoriale, transizione energetica, qualità della vita, economia circolare. Queste macro-aree pongono al centro la persona e mirano alla promozione di stili di vita sani.
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