
Il nuovo mercato ittico di Rimini rappresenta un’opportunità significativa per la pesca e l’economia marina della regione. Il progetto, presentato il 21 marzo 2025, ha visto una partecipazione attiva dei pescatori della cooperativa Lavoratori del Mare, che hanno affollato l’incontro pubblico organizzato dall’amministrazione comunale. Questa iniziativa non solo mira a valorizzare il pesce dell’Adriatico, ma anche a sostenere un’economia locale che affonda le sue radici nella tradizione marinara della città.
La cooperativa, che quest’anno celebra i suoi 80 anni, ha portato il suo storico vessillo blu, simbolo di un’attività che ha rappresentato un pilastro per la comunità riminese. L’incontro ha permesso di chiarire l’importanza del nuovo mercato, sottolineando come esso possa garantire una filiera corta di qualità, portando il pesce direttamente dal porto alle tavole di cittadini e turisti. Gli assessori Anna Montini, Valentina Ridolfi e Mattia Morollì, insieme ai tecnici del Comune, hanno fornito dettagli sul progetto, dissipando dubbi e false notizie riguardanti l’iniziativa.
L’importanza dell’area portuale
Durante l’incontro, è emerso che l’area portuale scelta per il nuovo mercato ittico è l’unica adeguata per garantire una logistica efficiente e la freschezza del pesce. La cooperativa Lavoratori del Mare ha sempre sostenuto questa posizione, evidenziando che spostare le attività al Centro agro alimentare di Rimini nord sarebbe un’idea poco realistica per chi non conosce a fondo il settore. La scelta dell’area portuale non è casuale: essa è stata pianificata in base alle previsioni urbanistiche in vigore da anni e rappresenta il punto strategico per il lavoro dei pescatori della zona.
Insieme a Legacoop Romagna, la cooperativa si è dichiarata al fianco dell’amministrazione comunale, esprimendo fiducia nel fatto che l’iter per la realizzazione del mercato prosegua rapidamente. Questo nuovo spazio è atteso con impazienza dalla marineria riminese, che conta circa 200 soci e un valore di prodotto ittico commercializzato vicino ai 10 milioni di euro. La creazione del mercato non è solo una questione di sviluppo economico, ma anche un passo verso la promozione della filiera locale “a miglio zero”, incoraggiando il consumo di pesce fresco e di qualità, e contrastando l’introduzione di prodotti ittici esteri di dubbia provenienza.
Il nuovo mercato ittico si configura quindi come un elemento chiave per l’identità marinara di Rimini, un fattore di attrazione turistica e un’opportunità per valorizzare le risorse locali, rendendo la pesca non solo un’attività economica, ma anche un simbolo di orgoglio e tradizione per la comunità.