Sei ancora una di quelle persone che si fa arrivare a casa la bolletta cartacea? O fai parte del team bollette via mail? In entrambi i casi, è necessario che tu conosca questa novità.
Conservare le bollette delle utenze, per anni e anni, è sempre stato un qualcosa che, prima o poi, avremmo pensato di non fare più. Ma a quanto pare, la situazione forse non è cambiata, nonostante l’arrivo del digitale e dell’online.
Le bollette vanno sempre messe da parte per un determinato periodo di anni, ma adesso sono cambiate (ancora una volta) alcune cose. Cerchiamo di capire insieme di che si tratta e come comportarci in merito.
Bollette: e tu le conservi?
Cartacea oppure online, la bolletta di quella determinata utenza va sempre conservata. Per un calcolo personale alla fine dell’anno, ad esempio, o anche per eventuali contestazioni da fare all’Ente erogatore nel caso ci sia qualcosa che non va, anche a distanza di anni. Questa è la regola base che ci hanno insegnato i nostri genitori e i nostri nonni.
Ma, non possiamo, di certo, arrivare a conservare decenni e decenni di bollette facendoci quasi sommergere dalle carte. Come possiamo, allora, ovviare a tutto questo? Le bollette fanno parte, comunque delle spese di una casa e devono essere conservate, ma fino a quando? Questa è la domanda alla quale vogliamo dare e ricevere una risposta immediata.
Non solo il consumo effettivo di acqua, luce, gas o telefono ad esempio, è scritto sulla bolletta, ma anche una serie di costi vari (il trasporto dell’energia, ad esempio, o l’IVA) sono segnati nel conto da pagare. Le bollette sono a carico dell’inquilino, se si tratta di una casa in affitto, e da lui vanno pagate, anche nel caso in cui l’intestatario di quest’ultime sia il proprietario della casa. Sì, perché il pagamento spetta comunque alla persona che usufruisce del servizio.
Ecco le date che devi conoscere prima di buttarle
In ultimo, ma non meno importante, a controllare il regolare pagamento delle bollette delle utenze è l’ARERA, la società svolge un’attività di regolazione e controllo nel settore quanto dell’energia elettrica, quanto dell’acqua, del gas e, infine, anche dei rifiuti. Ma tornando alla nostra domanda di partenza: quanto tempo vanno conservate le bollette?
Come prima cosa, è importante non gettare le bollette anche se le abbiamo pagate, fin quando il pagamento non andrà in prescrizione, per non correre il rischio di dover pagare una seconda volta ciò che abbiamo già pagato. Ad esempio, le bollette della corrente vanno in prescrizione dopo due anni (se sono state emesse dopo il 1 marzo 2018). Prima di questa data, vanno in prescrizione dopo 5 anni.
Per il gas, invece, se è stata emessa dopo il 1 gennaio 2019, va in prescrizione dopo due anni, se prima di questa data, anche questa dopo 5 anni. Per tutte le utenze, non solo quelle di energia elettrica e gas, è sempre bene quanto importante conservarle almeno per due anni.