In un momento in cui i prezzi salgono alle stelle e il portafoglio sembra sempre più leggero, molti pensionati si trovano a tirare la cinghia. La pensione, purtroppo, spesso non basta per vivere serenamente. E allora, che fare? Aspettare un miracolo dal Governo non è l’unica soluzione. Esistono strade che, se percorse con astuzia, possono portare a un assegno più corposo.
Il sistema previdenziale è pieno di regole e cavilli. A saperli interpretare, però, si possono trovare opzioni che fanno davvero la differenza. Alcune di queste sono poco conosciute, ma chi le scopre può sfruttarle a proprio vantaggio per vedere la pensione crescere, e anche di molto.
A volte non si tratta di fare grandi sacrifici, ma di prendere decisioni con il giusto tempismo. Magari lavorare qualche mese in più o scegliere un’agevolazione fiscale particolare. Insomma, un pizzico di strategia e la pensione può cambiare volto. Ma quali sono queste opportunità, e come si sfruttano?
Pochi sanno che ci sono incentivi che, con una semplice mossa, possono portare benefici immediati e duraturi. Il punto è: conoscerli, capire come funzionano e, soprattutto, non lasciarseli scappare.
Tra le strategie più interessanti, una sembra spiccare per convenienza: rinviare il pensionamento. Sì, restare un po’ di più al lavoro può sembrare una scelta strana, ma in realtà può regalare soddisfazioni. C’è infatti un sistema di sgravi fiscali pensato proprio per chi decide di posticipare l’uscita dal mondo lavorativo.
Si chiama bonus Maroni ed è una misura che permette di ridurre i contributi previdenziali che il lavoratore paga ogni mese. Il risultato? Uno stipendio netto più alto in busta paga. Ma non finisce qui: restare al lavoro più a lungo contribuisce anche a far crescere l’importo della pensione finale. Nel 2025 questa opportunità si allarga, coinvolgendo non solo chi può accedere alla Quota 103, ma anche chi ha accumulato abbastanza anni di contributi per andare in pensione anticipata ordinaria. Insomma, una platea più ampia potrà beneficiarne.
Ma cosa significa, in pratica, usufruire del bonus Maroni? Chi decide di rimandare la pensione non paga più i contributi a suo carico, e questo si traduce in un incremento tangibile del reddito mensile. In altre parole, più soldi subito, senza dover aspettare il giorno in cui arriverà il primo assegno pensionistico.
Questa misura non riguarda solo chi è vicino alla pensione con la Quota 103, ma si estende anche a chi ha maturato abbastanza anni per la pensione anticipata ordinaria. E il bello è che non si tratta solo di un beneficio immediato: continuare a lavorare aumenta anche il montante contributivo, cioè la base su cui viene calcolata la pensione. Alla fine, questa combinazione di vantaggi rende la scelta di rinviare il pensionamento un vero affare per chi vuole mettere da parte qualcosa in più. Un passo che può sembrare controcorrente, ma che offre una risposta concreta alle sfide economiche di oggi.
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