Direttore: Alessandro Plateroti

I metalli preziosi sin dai tempi più antichi vengono impiegati come strumenti di pagamento.

Oggi, a dir la verità, sono considerati più che altro come materie prime da usare in ambito industriale o come risorse di investimento. Sono preziosi perché rari in natura, con un valore economico alto che è correlato anche alle loro caratteristiche fisiche e chimiche. Resistenti sia all’ossidazione che alla corrosione, i metalli preziosi favoriscono le reazioni chimiche e ne regolano la velocità. Si parla di metalli preziosi sin dalla fine del Trecento, e oggi in questa categoria vengono inclusi non solo l’argento e l’oro, ma anche i metalli che fanno parte del gruppo del platino, come l’iridio, l’osmio, il palladio, il rodio e il rutenio. In passato fra i metalli preziosi veniva annoverato anche l’alluminio, che pure è uno dei più comuni elementi chimici presenti sul nostro pianeta; tuttavia un tempo la procedura di estrazione era molto complessa, e per questo il costo era decisamente alto.

oro

L’uso dei metalli preziosi

Gli investimenti in oro rappresentano solo una delle tante opzioni di utilizzo dei metalli preziosi. Se è vero che essi possono essere considerati una valuta, è altrettanto vero che essi si prestano a numerose altre applicazioni. L’oro, così come il palladio, il platino e l’argento, viene impiegato in oreficeria e nel campo dei gioielli, ma anche nel settore della medicina. L’argento è utilizzato nel comparto della fotografia, per l’energia nucleare e per l’energia solare. L’industria petrolifera fa ricorso a osmio e platino, mentre quella automobilistica si avvale di osmio e rutenio, oltre che di rodio, palladio e platino. Nel settore dell’elettronica si usano il rutenio, il platino, l’argento e l’oro.

I metalli preziosi possono essere considerati un bene rifugio?

E’ bene ricordare che gli investimenti in metalli preziosi comportano rischi, come il rischio di volatilità dei prezzi e il rischio di frodi. Per questo motivo, è importante fare la propria ricerca e consultare un esperto prima di investire in metalli preziosi. Ad ogni modo ecco perché i metalli preziosi sono considerati un bene rifugio:

  • Protezione contro l’inflazione: I metalli preziosi sono una forma di protezione contro l’inflazione perché il loro valore tende a mantenersi stabile nel tempo, anche quando il valore della valuta diminuisce.
  • Scarsità: I metalli preziosi sono risorse naturali rare e finite, il che significa che la loro disponibilità è limitata. Ciò può portare ad un aumento del loro valore nel tempo, poiché la domanda supera l’offerta.
  • Diversificazione del portafoglio: L’oro e gli altri metalli preziosi sono asset che possono aiutare a diversificare un portafoglio di investimenti. Questo può ridurre il rischio complessivo del portafoglio, poiché i metalli preziosi hanno una bassa correlazione con altre classi di asset come azioni e obbligazioni.
  • Liquidità: I metalli preziosi sono generalmente facili da vendere e acquistare, poiché esistono mercati specializzati per questi asset. Questa liquidità può rendere gli investimenti in metalli preziosi più attraenti rispetto ad altri tipi di investimenti.

Che cosa è bene sapere prima di investire

Si parla a ragione di beni rifugio, ma ciò non toglie che vi sia comunque un livello minimo di rischio correlato a questo tipo di investimento, a maggior ragione in momenti in cui i prezzi sono molto volatili. C’è da tenere conto, poi, di fattori globali, come per esempio la possibilità di nuove norme ambientali o quella che nei Paesi in cui si estraggono in metalli preziosi aumenti l’instabilità politica. È sufficiente comunque una strategia di investimento oculata per ridurre in misura consistente tutti i rischi, anche sulla base di una gestione monetaria oculata e di una altrettanto meticolosa gestione del rischio.

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ultimo aggiornamento: 24-02-2023


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