L’inflazione continua a correre ed anche la BCE ha deciso di cambiare atteggiamento.
Mentre la Federal Reserve è già passata ai fatti, la Banca Centrale Europa fino ad oggi si era mostrata più paziente, forse sottovalutando la potenza della fiammata dei prezzi che ormai da diversi mesi sta caratterizzando lo scenario economico e finanziario di tutto il Vecchio Continente e non solo. E così si è giunti alla scelta di fare qualcosa di concreto.
Luglio sarà il mese chiave: l’inizio del mese porterà all’interruzione degli acquisti di titoli di Stato previsti dal Quantitative Easing ed il giorno giovedì 21 dovrebbe arrivare il primo rialzo dei tassi, a cui ne seguirà un altro nel mese di settembre. Già da un po’ gli esperti e gli analisti avevano pronosticato un intervento di questo tipo: ora bisogna cercare di capire come reagiranno i mercati finanziari per fare delle previsioni relative ai prossimi mesi.
Anche la BCE ricorre all’aumento dei tassi per arginare l’inflazione
Il rialzo dello 0,25% fissato per il 21 luglio sarà il primo ritocco degli ultimi undici anni. L’entità del secondo intervento di settembre verrà decisa in base al cambiamento delle prospettive di medio termine. Ricordiamoci che l’obiettivo è quello di riportare il tasso di inflazione intorno al 2% su base annua, mentre attualmente si trova al di sopra dell’8%. Come detto, si parlava da tempo di questo intervento, eppure le borse hanno accusato il colpo.
Tutte le principali piazze europee hanno perso qualcosa: i mercati azionari non amano particolarmente i rialzi dei tassi, ma bisogna fare un discorso più ampio per poter prevedere quali saranno le conseguenze nel tempo. Anche se si tratta di un periodo complicato, le opportunità per gli investitori non mancano: per poterne approfittare è necessario avvicinarsi ai mercati nel modo corretto.
Le piattaforme per accedere ai mercati finanziari
Al giorno d’oggi, secondo la spiegazione proposta dal sito “GuidaTradingOnline.net”, è molto semplice aprire un conto di trading e accedere ai mercati finanziari, basta avere uno smartphone e un piccolo capitale da investire. Ma si tratta di un mondo anche complicato, soprattutto in un periodo agitato come quello attuale: per riuscire ad ottenere dei risultati non bisogna tralasciare alcun aspetto, a cominciare dalla propria preparazione e dalla scelta del broker.
Per fortuna al giorno d’oggi non è difficile trovare risorse didattiche di qualità: gli stessi broker offrono corsi, video ed e-book dedicati alla formazione dei loro utenti. Anche questo è uno dei tanti aspetti che bisogna considerare quando si sceglie un intermediario: le migliori opzioni attualmente disponibili sono rappresentate dalle piattaforme di eToro, FP Markets, Capital.com, Trade.com e IQ Option; sono tutti broker regolamentati, affidabili e sicuri.
Conseguenze del rialzo dei tassi sugli asset negoziabili
Le piattaforme di negoziazione dei broker di trading online permettono di accedere facilmente ad una serie di mercati finanziari. Gli asset negoziabili sono davvero tanti: azioni, indici, criptovalute, ETF, materie prime e coppie di valute (forex). A seconda del broker scelto e dalla strategia scelta, è possibile investire sia in modalità diretta, quindi con l’acquisto del titolo, che tramite i CFD ovvero strumenti finanziaria derivati che replicano il prezzo dell’attività sottostante.
L’aumento dei tassi ha effetti diretti sui mutui, sui finanziamenti e sul credito in generale, perché costeranno di più. Si contraggono i consumi e di conseguenza si riducono gli incassi delle imprese. Gli effetti si fanno notare anche sui mercati finanziari: le valute si apprezzano rispetto a quelle dei paesi con tassi di interesse più bassi, i rendimenti delle obbligazioni salgono. Sul mercato azionario non tutti i settori ne risentiranno: le aziende che possono trasferire sul cliente i maggiori costi di produzione (come quelle del lusso) resisteranno meglio.