Per questo motivo, una pratica sempre più diffusa tra le tantissime aziende che desiderano internazionalizzare il proprio business è affidarsi a consulenti esperti, perché nel caso di Makeitaly Selection esportare in Cina senza perdite di tempo e denaro è possibile, grazie al consolidamento di una rete di accordi internazionali atta a penetrare nel mercato con il marchio Made in Italy.
Con la pandemia il governo cinese ha messo in atto un rigoroso piano anti-Covid, che è andato a inasprire i controlli e le operazioni di importazione, specialmente per quanto riguarda il settore agroalimentare. Controlli, permessi, licenze e ulteriori verifiche hanno messo in difficoltà molti imprenditori già da tempo attivi sul mercato, specialmente per quanto riguarda il rispetto di tutte le operazioni burocratiche in un sistema già di per sé molto complesso e delicato.
Prima di tutto, è bene ricordare per le aziende alimentari che è necessario iscriversi presso l’ente Certification and Accreditation Administration (CNCA) dell’AQSIQ (General Administration of Quality Supervision, Inspection and Quarantine).
La registrazione avviene dopo la consegna di una lunga serie di documenti che attestino l’integrità aziendale e sanitaria delle merci vendute: conferma dell’ordine, fattura, packing list, cargo manifest, polizza di carico, avviso di spedizione, certificato di origine, certificato sanitario,, copie di campione dell’etichetta conforme alle regole e in lingua cinese, certificato fitosanitario.
Nel caso di tutte le altre merci invece è necessaria prima di tutto la dichiarazione in dogana (DAU), come per la spedizione di qualsiasi prodotto al di fuori dell’Unione Europea.
Dopodiché, ecco i documenti richiesti dalle autorità cinesi.
3 esemplari, redatti in inglese, che devono contenere i classici riferimenti, come il numero univoco della fattura, i propri dati fiscali e del cliente, come nome della ditta o denominazione o ragione sociale, indirizzo e numero della partita IVA.
È un documento ufficiale che certifica il luogo di produzione, estrazione o fabbricazione del prodotto, oppure il luogo in cui è stata effettuata l’ultima trasformazione sostanziale in grado di modificare la forma o la destinazione d’uso del prodotto finito.
Per assicurare lo stato fitosanitario dei prodotti agroalimentari, viene rilasciata dagli ispettori del Servizio Fitosanitario Regionale.
Viene effettuata da un tecnico della prevenzione su appuntamento e conferma il rispetto delle norme sanitarie del paese di arrivo.
L’esportatore deve indicare le informazioni richieste circa il prodotto in vendita. È atto a dimostrare la libera vendita sul territorio nazionale.
Nel periodo della ripartenza un imprenditore dovrebbe pensare solamente a mandare avanti la propria azienda, concentrandosi sulla qualità della produzione, specialmente riferendosi ad un mercato internazionale che percepisce il Made in Italy come un prodotto di eccellenza.
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