
È una delle maggiori convinzioni che abbiamo al giorno d’oggi, ed è quella che quando si ha bisogno di liquidità, si corre a “vendere” l’oro che abbiamo in casa.
Ma siamo sempre certi che questo convenga? O meglio: davvero l’oro vale così tanto? Diverse sono le considerazioni che andrebbero fatte, anche in base all’andamento dell’economia dello Stato nel quale si vive. Ma cerchiamo di capire meglio.
Sta di fatto che, oscillazioni varie, ancora oggi, l’oro si presenza con delle quotazioni davvero molto alte che ci inducono sempre più a pensare che conviene venderlo. Ma andiamo con ordine.
Oro: ma quanto vali?
Quando pensiamo all’oro, pensiamo di avere una ricchezza in casa e, al tempo stesso, lo conserviamo con cura perché non vada perduto o non vada in mano di persone sbagliate o con cattive intenzioni. Ma, come dicevamo all’inizio, è anche considerazione comune quella di vedere l’oro come la primaria “fonte di liquidità” in caso ci serva del denaro.
Al tempo stesso, spuntano come i funghi, i tanti “Compro Oro” che lo acquistano, ci dicono quanto vale, e poi lo rivendono anche. Ma quanto vale l’oro? È la domanda più comune che ci poniamo quando ci troviamo davanti a questa necessità. Possiamo dire che, al momento, si trova ai suoi massimi storici, con delle quotazioni davvero molto alte.
Ha superato quota 2.400 dollari l’oncia e sfiorato i 75 euro al grammo per la prima volta nella storia. Rialzi dovuti, come detto alle situazioni geopolitiche, alle aspettative dei tagli sui tassi di interesse e, anche, alla sua libera o meno circolazione nelle singole economie mondiali. Davanti ad un prezzo così alto, sono tanti coloro che pensano di venderlo per ricavarne qualcosa.
Perché è così importante l’oro?
Ci sono alcuni fattori che spiegano il perché del momento così propizio della quotazione dell’oro. Notoriamente l’oro è visto come un bene rifugio ma anche, dall’altro lato, l’oro è sempre stato considerato un investimento a prova di crisi. Le banche centrali più potenti al mondo stanno acquistando oro come mai prima d’ora, aumentando le loro riserve ogni mese da quasi un anno, come confermano i dati del “World Gold Council”.

C’è da dire, anche, che l’aspettativa di un taglio dei tassi di interesse di riferimento da parte di BCE e Fed sta alimentando la domanda di oro. Almeno in Europa, la scorsa settimana la Banca Centrale Europea ha lasciato invariato il tasso di interesse di riferimento al 4,5%, ma la maggior parte degli esperti si aspetta un taglio di un quarto di punto percentuale a giugno.
Quindi far ricorso alla liquidità con l’oro diventa sempre più una necessità, non solo per i privati cittadini, ma anche per gli stessi Stati.