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Direttore: Alessandro Plateroti

Licenziamento per giusta causa e visita fiscale: come stanno davvero le cose oggi?

medicina

Scopri la verità su licenziamento per giusta causa e visita fiscale: quali sono le regole attuali e cosa prevede la normativa.

Mettersi in malattia è un diritto sacrosanto, su questo non ci piove. Serve a proteggere i lavoratori quando la salute fa le bizze, garantendo il tempo necessario per riprendersi senza perdere il lavoro o l’indennità economica. Ma attenzione: questo diritto viene con una serie di regole che è meglio non sottovalutare. Se le ignori, potresti ritrovarti a fare i conti con sanzioni belle pesanti, e nei casi peggiori, addirittura rischiare il posto.

La prima cosa da fare quando ci si ammala è ottenere il certificato medico. Questo documento, che il tuo medico invia direttamente all’INPS, è la chiave per formalizzare la tua malattia. Senza di esso, niente indennità e nessuna tutela. Una volta sistemata questa parte, puoi iniziare a pensare al tuo benessere. Ma non basta. Ci sono alcune regole che devi seguire per dimostrare che stai facendo le cose come si deve.

Le visite fiscali non sono altro che controlli a domicilio organizzati dall’INPS, o a volte dal tuo datore di lavoro, per verificare che tu stia davvero rispettando il periodo di malattia. Non è una questione di sfiducia, ma piuttosto un modo per garantire trasparenza e proteggere i diritti di tutti.

Ci sono degli orari precisi, chiamati “fasce di reperibilità”, in cui devi trovarti a casa. Se lavori nel settore privato, di solito queste fasce vanno dalle 10:00 alle 12:00 e dalle 17:00 alle 19:00. Per chi lavora nel pubblico, gli orari potrebbero essere leggermente diversi. La regola, comunque, è semplice: durante queste ore devi essere disponibile per un’eventuale visita del medico fiscale. Non rispettare questa norma, a meno di un motivo valido e ben documentato, è considerato una violazione piuttosto seria.

Cosa rischi se salti una visita fiscale

Se non ti fai trovare quando arriva il medico fiscale, le conseguenze si fanno subito sentire. La prima? Una bella decurtazione dell’indennità di malattia per i giorni in cui non sei stato reperibile. In altre parole, ti tagliano una parte o tutta la cifra che ti spetterebbe.

Ma non finisce qui. Se la tua assenza ingiustificata si ripete, il datore di lavoro può prendere provvedimenti disciplinari che potrebbero diventare sempre più pesanti. Nei casi più gravi, si arriva persino al licenziamento per giusta causa. Insomma, non è proprio il caso di prendere questa questione alla leggera.

Come evitare guai durante la malattia

La soluzione è semplice: segui le regole alla lettera. Le fasce di reperibilità sono pensate per mantenere un equilibrio tra il diritto alla salute del lavoratore e il controllo da parte dell’INPS. Se sai di non poter essere a casa in quegli orari – magari per una visita medica o un’urgenza – è fondamentale avvisare e fornire una giustificazione valida, corredata da documenti che dimostrino il motivo della tua assenza.

Non è un sistema perfetto, e a volte può sembrare invadente, ma il rispetto delle regole è il modo migliore per proteggere sia te stesso che il tuo lavoro. Meglio non rischiare: un po’ di attenzione in più può evitarti un sacco di grattacapi.

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ultimo aggiornamento: 31 Dicembre 2024 5:34

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