2 sono i macro-temi della giornata: ancora e sempre la battaglia contro il Covid, con i nuovi provvedimenti decisi dalla “cabina di regia”, e il via libera della Camera alla Legge di Bilancio 2022, arrivata in “zona Cesarini” (per i più giovani, nonché per i meno appassionati di calcio, Cesarini era un giocatore degli anni 30 del secolo scorso diventato famoso per aver risolto molte partite segnando negli ultimi minuti di gara, se non nei minuti di recupero), che permette di evitare l’esercizio provvisorio (per tale si intende l’obbligo per la Pubblica Amministrazione di limitarsi, per quanto riguarda la spesa, all’ordinaria amministrazione).
Sul fronte Covid, vista l’escalation dei contagi anche nel nostro Paese (oramai arrivati a 100.000 in un giorno, con il picco previsto verso metà gennaio), sono stati varati provvedimenti tesi a non bloccare l’attività economica. Il divario tra ciò che è permesso ai vaccinati e quanto, invece, è vietato ai no-vax (o, per lo meno, a chi non si è ancora sottoposto neanche ad una dose) si amplia sempre più: se per i primi si arriva, in alcuni casi, anche all’abolizione della quarantena, per i secondi diventa sempre più difficile anche la semplice quotidianità, con divieto di utilizzo di mezzi di trasporti (anche mezzi metropolitani), visite a fiere e musei, entrare nelle sale cinematografiche e alberghi, servirsi di impianti di risalita sciistici etc. Decisioni non semplici da un punto di vista politico, con nuovi attriti all’interno della maggioranza, che solo l’autorevolezza e il “polso fermo” del Presidente del Consiglio ha permesso di superare.
Per quanto riguarda la Legge di Bilancio, non ci sono state sorprese (va detto che è arrivata alla Camera dopo aver superato le forze caudine del Senato, dove erano stati discussi i numerosi emendamenti presentati dalle varie forze politiche): il valore complessivo è pari a € 36,5 MD, di cui oltre 23 in deficit. Le coperture, infatti, si fermano a € 13,2 MD, di cui € 7,9 MD grazie a nuove entrate e € 5,3 MD per il recupero di spese. Le “macro voci” più significative riguardano i taglio alle tasse (€ 8 MD), con riduzione della aliquote, che diventano 4, ed eliminazione dell’IRAP, la proroga del Superbonus 110%, la “dotazione” del fondo per arginare il caro bollette (€ 3.8 MD), un nuovo stanziamento di € 5 MD per la Cassa integrazione.
In una lunga intervista apparsa su La Stampa di oggi, il Governatore della Banca d’Italia, Ignazio Visco, ci da la sua (che poi, evidentemente, è quella della BCE…) rappresentazione della situazione del nostro Paese. La crescita, dopo il + 6,2% di quest’anno, dovrebbe confermarsi al + 4,2% per l’anno prossimo. L’inflazione, ora intorno al 3%, non preoccupa più di tanto e dovrebbe posizionarsi al 2%, entro i limiti, quindi, previsti dalla Banca Centrale Europea, tali da non portare ad un irrigidimento delle politiche monetarie, come invece sta accadendo negli USA. Ad incidere positivamente sui prezzi la molto probabile discesa dei costi dell’energia, dopo i picchi di quest’anno, con il gas arrivato, non più tardi di una settimana fa, a segnare un + 450% rispetto ad inizio anno (valori che si sono decisamente ridotti negli ultimi giorni, passando da € 185 a meno di € 100 nella giornata di ieri). A tranquillizzare le autorità monetarie anche la previsione che i salari cresceranno in linea con il 2% dell’inflazione (negli USA si stima, invece, un rialzo del 4%). E anche le ormai prossime scadenze elettorali, da sempre, per il nostro Paese, motivo di tensione finanziaria, non sembrano turbare il sonno dei banchieri centrali (peraltro non si sa, su questo punto, quanto corrispondano a verità le dichiarazioni di Visco, e non siano, invece, state rilasciate per non creare allarme tra gli operatori…).
Oggi, per molti mercati, ultima giornata di contrattazione dell’anno.
Mercati asiatici contrastati anche nella giornata odierna: Tokyo è in calo dello 0,40%, per quanto lontana dai minimi di giornata. Bene invece Shanghai, che cresce dello 0,62%. Più contenuta Hong Kong, che si ferma ad un + 0,11%. Nuove voci di default si concentrano su Evergrande dopo il nuovo mancato pagamento delle cedole relative a 2 emissioni obbligazionarie. Positiva l’India, con la borsa di Mumbai a + 0,30%.
Futures intorno alla parità, a presagire una giornata forse “pre-vacanziera” per molti operatori.
Petrolio poco mosso, con il WTI sempre sopra $ 76, seppur in leggero calo (– 0,33%).
Si mantiene sui $ 3,906 il gas naturale.
Leggermente debole l’oro, che arretra sotto i $ 1.800 (1.797), a conferma di un anno piuttosto anonimo.
Spread in leggero recupero a 132 bp, con il rendimento del BTP intorno a 1,15%. In crescita anche il rendimento del treasury Usa, che sale a 1,55% dall’1,47% di ieri.
Stabile l’€/$, a 1.1319.
Bitcoin ancora in leggero arretramento, a $ 47.000.
Ps: Daniel Holefleisch, il marito della Ministra degli Esteri tedesco, Annalena Baerbock (tra l’altro anche leader dei Verdi), ha lasciato il lavoro (era occupato alla Deutsche Post DHL) per accudire la famiglia (i coniugi hanno 2 figli), in considerazione dei molteplici impegni politici e di governo della moglie. Anche questa è “parità di genere”…