(Teleborsa) – L’Europa si trova attualmente a fronteggiare diverse sfide, tra cui la diminuzione della competitività, la frammentazione del commercio internazionale e l’aumento delle tensioni geopolitiche. Questi fattori rendono imprescindibile il rafforzamento della resilienza economica e della competitività, con particolare attenzione alla transizione ecologica e alla crescita sostenibile. In questo contesto, le imprese cooperative, che pongono al centro le persone e generano valore a lungo termine, occupazione, benessere per le comunità e coesione sociale, possono giocare un ruolo cruciale nel raggiungimento di tali obiettivi. È fondamentale che queste imprese siano collocate al centro dell’agenda politica dell’Unione Europea, attraverso la creazione di un quadro normativo che ne valorizzi il ruolo e ne favorisca lo sviluppo, evitando penalizzazioni rispetto ad altre forme di impresa.
Il messaggio è stato trasmesso da Simone Gamberini, presidente di Legacoop, ai rappresentanti delle istituzioni europee durante l’incontro “Cooperative, forza motrice per la competitività e la coesione sociale in Europa“. Questo evento, tenutosi presso la rappresentanza della Regione Emilia-Romagna presso l’Unione Europea, ha visto la partecipazione di numerose cooperative attive in settori chiave dell’industria e dell’agroalimentare, con l’obiettivo di approfondire questioni critiche riguardanti competitività, innovazione, sostenibilità e il ruolo centrale delle cooperative nel futuro del settore.
Michele De Pascale, presidente della Regione Emilia-Romagna, ha evidenziato come le cooperative rappresentino uno dei pilastri del modello economico regionale, capace di coniugare crescita e coesione sociale. Il sistema cooperativo emiliano-romagnolo è una realtà di spicco a livello europeo e internazionale, con operazioni in settori strategici come l’agroalimentare, la manifattura avanzata e il welfare. Le cooperative della regione non solo competono con successo sui mercati globali, ma contribuiscono in modo significativo alla resilienza economica e alla stabilità sociale delle comunità. In un periodo in cui l’Europa affronta sfide complesse, il ruolo delle imprese cooperative diventa sempre più cruciale. È quindi essenziale sviluppare una strategia europea che ne valorizzi il contributo, fornendo strumenti adeguati per competere a livello globale, garantendo accesso facilitato ai finanziamenti e un quadro normativo che riconosca la loro specificità.
Gamberini ha ribadito il sostegno di Legacoop al processo di integrazione europea, sottolineando l’importanza di affrontare la sfida della difesa comune mantenendo al centro i valori fondanti dell’Europa. Ha affermato che la necessità di condividere spese per la difesa non deve compromettere il modello economico e produttivo, né il sostegno agli investimenti per innovazione e crescita. Le cooperative associate avvertono l’urgenza di coniugare competitività e coesione sociale, salvaguardando una storia fondata su principi di rispetto dei diritti umani e civili.
Le cooperative sono pronte a contribuire al raggiungimento degli obiettivi economici e sociali dell’Unione Europea e chiedono alle istituzioni di riconoscere il loro potenziale, in linea con l’Action Plan per l’Economia Sociale, che evidenzia il primato della persona e della finalità sociale rispetto al profitto, il reinvestimento degli utili per attività di interesse collettivo e la governance democratica.
Per creare un ambiente competitivo, l’Unione Europea dovrebbe rivedere la propria legislazione, riconsiderando le politiche di concorrenza e semplificando le normative per facilitare l’accesso ai finanziamenti e promuovere campioni in settori strategici. È fondamentale che le normative siano orientate a cogliere le peculiarità delle cooperative, soprattutto nell’ambito della competitività e resilienza industriale delineata nel Clean Industrial Deal e nell’Affordable Energy Action Plan. Le piccole e medie imprese, in particolare, necessitano di accesso immediato al capitale per affrontare la transizione ecologica.
Chiarimenti normativi sono essenziali per supportare le cooperative nell’accesso a finanziamenti, appalti pubblici e norme sugli aiuti di Stato. Inoltre, è importante dare priorità all’innovazione e all’impatto sociale negli appalti pubblici, affinché le cooperative focalizzate sulla sostenibilità possano prosperare.
Nel settore agroalimentare, dove il modello cooperativo è ampiamente diffuso e genera un valore aggiunto di oltre 400 miliardi di euro, le cooperative svolgono un ruolo vitale nel promuovere la resilienza e garantire la competitività a lungo termine. Le politiche europee devono riconoscere questa realtà e intervenire con decisione su questioni come le nuove tecniche genomiche, armonizzando le normative tra Stati membri e collaborando con i rivenditori per abbattere le barriere all’accesso al mercato.
Infine, i negoziati per la Politica Agricola Comune 2028-2034 dovrebbero creare un quadro normativo che favorisca la cooperazione, supportando gli agricoltori nella modernizzazione delle infrastrutture e nell’adozione di pratiche sostenibili. L’aumento del bilancio della PAC nel QFP post-2027 è necessario per rispondere all’inflazione e alla crescente domanda nel settore agricolo.
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