L’economia svizzera si presenta con una crescita più contenuta rispetto alle aspettative iniziali. Secondo le ultime stime fornite dal Centro di ricerca congiunturale del Politecnico federale di Zurigo (KOF), gli economisti hanno rivisto al ribasso le previsioni per il 2025, prevedendo un incremento del prodotto interno lordo (Pil) dell’1,2%, un valore inferiore rispetto all’1,3% stimato a dicembre 2024. Questa revisione è accompagnata da un’inflazione meno accentuata e da un lieve aumento della disoccupazione.
I risultati del sondaggio Consensus Forecast, resi noti oggi, indicano che la crescita del Pil svizzero per il 2026 è ora prevista all’1,8%, in aumento rispetto all’1,6% indicato nel precedente report di dicembre. Per il 2028, gli esperti stimano una crescita del 1,7%. Se si escludono le fluttuazioni dovute a eventi sportivi, la previsione per il 2025 si attesta all’1,4%, rispetto all’1,5% precedentemente previsto. Per il 2026 e il 2028, le stime rimangono a un incremento dell’1,6%.
La ragione principale per cui le previsioni economiche sono state riviste al ribasso è la diminuzione delle aspettative sugli investimenti fissi. Gli economisti ora stimano un aumento dell’1,3% per il 2025, un dato inferiore rispetto all’1,8% previsto a dicembre 2024. Questa flessione negli investimenti potrebbe avere ripercussioni sullo sviluppo economico complessivo.
Per quanto riguarda l’inflazione, le proiezioni indicano una media dello 0,5% per il 2025, con un incremento previsto allo 0,8% per il 2026 e all’1,0% per il 2028. La previsione per il 2025 è stata ridotta di 0,1 punti percentuali, mentre quella per i prossimi cinque anni rimane invariata. Questo trend di inflazione contenuta potrebbe riflettere un contesto economico più stabile ma con sfide da affrontare.
Le prospettive per il mercato del lavoro in Svizzera appaiono leggermente deteriorate. Gli esperti stimano che il tasso di disoccupazione per il 2025 sarà del 2,8%, in aumento rispetto al 2,7% previsto nel sondaggio di dicembre 2024. Questo stesso tasso è atteso anche per il 2026 e nel lungo termine, suggerendo una stagnazione nella creazione di posti di lavoro.
Per quanto riguarda i cambi valutari, il tasso di cambio franco/euro è previsto a 0,94 nei prossimi tre mesi e a 0,92 tra dodici mesi. Il tasso franco/dollaro si attesterà a 0,90 tra tre mesi e a 0,88 tra un anno. I tassi delle obbligazioni a dieci anni della Confederazione svizzera sono stimati a 0,50% nei prossimi tre mesi e a 0,57% tra dodici mesi, evidenziando un contesto di stabilità.
Le prospettive per lo Swiss Performance Index (SPI) mostrano un miglioramento rispetto al sondaggio precedente del 2024. Quattordici esperti intervistati prevedono un indice SPI a 17’200 punti nei prossimi tre mesi e a 17’614 punti tra dodici mesi, in linea con le tendenze attuali del mercato. Questi dati offrono un quadro complessivo dell’economia svizzera, che, pur con sfide e incertezze, continua a mostrare segnali di resilienza.
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