L’economia americana, nel 2025, mostra segnali di solidità nonostante le turbolenze politiche e le incertezze globali. Secondo Steven Bell, Chief Economist EMEA di Columbia Threadneedle Investments, i dati fondamentali sono stabili e i tassi d’interesse potrebbero ulteriormente diminuire, offrendo opportunità agli investitori.
Nel novembre 2024, l’elezione di Donald Trump alla presidenza ha suscitato un ampio dibattito tra gli analisti riguardo alle implicazioni delle sue politiche sull’economia e sui mercati. Si prevedeva che le sue misure, focalizzate su tagli fiscali e deregulation, avrebbero favorito l’economia e il mercato azionario statunitense. Tuttavia, i timori sui dazi imposti ai grandi esportatori, in particolare a paesi come la Cina e le nazioni europee, avevano alimentato preoccupazioni per una possibile stagnazione economica.
Contrariamente alle aspettative, nel 2025, i mercati statunitensi hanno mostrato segni di debolezza, con i principali indici che hanno registrato correzioni significative. Al contrario, i mercati azionari europei e cinesi hanno visto un incremento delle performance. Le stime di crescita economica e degli utili societari negli Stati Uniti sono state riviste al ribasso, mentre in Europa e in Cina si sono registrati segnali di miglioramento. In particolare, la Germania ha annunciato un cambiamento radicale nella propria politica fiscale, destinato a stimolare la crescita economica nel medio periodo.
L’era dell’eccezionalismo statunitense sembra avviarsi verso una fase di trasformazione. Gli investitori, dopo aver canalizzato ingenti capitali negli Stati Uniti, si trovano ora di fronte a un divario di valutazione tra i mercati statunitensi e quelli esteri che appare insostenibile. Nel quarto trimestre del 2024, l’Europa ha superato le aspettative in termini di utili, mentre le prospettive economiche tedesche sono notevolmente migliorate. Anche la Cina ha adottato politiche sempre più favorevoli al mercato, attirando l’attenzione degli investitori.
Di conseguenza, gli analisti di Columbia Threadneedle Investments hanno iniziato a sottopesare le azioni statunitensi, rivolgendo l’attenzione verso aziende cinesi che offrono opportunità interessanti a prezzi competitivi. Questa strategia non è solo una questione di asset allocation, ma riflette una ricerca attiva di aziende con potenziale di crescita al di fuori degli Stati Uniti.
Nonostante le sfide attuali, i fondamentali dell’economia americana rimangono robusti. I recenti dati economici, sebbene deludenti in alcuni sondaggi, non intaccano la solidità degli “hard data“, che includono indicatori occupazionali positivi. L’inflazione è sotto controllo, e si prevede una continua discesa dei tassi d’interesse, rendendo il mercato statunitense ancora attraente per gli investitori.
Le aziende americane continuano a presentare potenzialità di crescita superiori rispetto a molte controparti globali, e ora sono disponibili a valutazioni più accessibili. Questo scenario suggerisce che, nonostante le incertezze politiche e le fluttuazioni del mercato, il panorama economico statunitense possiede ancora elementi di interesse per gli investitori, i quali possono trovare opportunità significative in un contesto in continua evoluzione.
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