Direttore: Alessandro Plateroti

Anche se le basi del Recovery Fund sono state definite dalla Commissione Europea, ci sono ancora dubbi sulla sua struttura. Ecco perché.

Il Recovery Fund si farà ma le frazioni con i Paesi del Nord dell’Europa hanno spinto tutti a cercare un compromesso. L’obiettivo è quello di superare tutte le divisioni emerse durante il confronto avvenuto in Europa.

Infatti il Recovery Fund, seppur sostenuto da molti paesi, ha sollevato molti dubbi rispetto al suo funzionamento. L’importanza di perfezionare lo stato di questa misura è fondamentale per risollevare le economie che si trovano in gravi difficoltà.

In questo caso il compromesso sul Recovery Fund è quindi molto importante, ma il lavoro condiviso di Francia e Germania ha suscitato forti critiche, soprattutto da paesi come l’Austria. Vediamo di capire perché è importante arrivare ad un accordo e se quest’ultimo si farà.

Il compromesso sul Fondo

Per poter raggiungere un vero compromesso sarà quindi necessario trovare la via di mezzo tra la proposta franco-tedesca sul Recovery Fund e le richieste del gruppo dell’Austria. Fino ad ora non sembra esserci stata un’intesa, ma con la riunione della Commissione Europea si spera di arrivare ad un punto.

A sperare che questo accada c’è Dombrovskis, che ha dichiarato: “la proposta relativa al Recovery Fund è un segnale positivo, che aiuta a costruire consenso, ed è necessario reagire con spirito di coordinamento e solidarietà. Solo così si raggiungerà un compromesso accettabile”.

In ogni caso però si tratta di un cammino molto difficile dal momento in cui la proposta dovrà essere approvata all’unanimità da tutti i 27 Paesi. Proprio per questo motivo la Commissione Europea ha fatto sapere che la proposta sul Fondo sarà equilibrata sia per quanto riguarda le sovvenzioni che per la parte relativa ai prestiti per la ripresa delle economie.

Fiscal Compact
Fonte foto: https://pixabay.com/it/photos/europa-le-mani-amicizia-insieme-3351500/

Con questa modifica il Recovery Fund amplierebbe la sua portata originale, aumentando quindi il finanziamento ad oltre un migliaio di miliardi.

Questa cifra è auspicata da molte nazioni, tra cui l’Italia, ed era già stata prevista. In ogni caso il compromesso sul Recovery Fund sarebbe un mix di sovvenzioni, crediti agevolati e prestiti di lunga durata.

I nodi sul Recovery Fund

Il Recovery Fund è quindi molto vicino al compromesso, tanto che il disaccordo si concentra su un aspetto specifico della manovra.

Si tratta delle modalità di erogazione dei finanziamenti. Infatti i Paesi del Nord preferirebbero, rispetto all’utilizzo di sovvenzioni, accedere a prestiti non a fondo perduto. Inoltre si dicono contrari all’aumento del bilancio comunitario, ma disposti a concedere più risorse solo per settori cruciali come digitale e ambiente.

Un punto rimane però chiaro a tutti. I paesi che riceveranno i finanziamenti e le risorse del Recovery Fund dovranno impegnarsi in riforme strutturali.

Scarica QUI il testo del Decreto Cura Italia per conoscere le norme a sostegno delle famiglie e delle imprese.

Clicca qui per iscriverti al nostro canale Telegram
Clicca qui per iscriverti alla Newsletter
Clicca qui per seguire la nostra pagina Facebook

Riproduzione riservata © 2024 - EFO

ultimo aggiornamento: 21-05-2020


Decreto Rilancio, stop anche all’Irap, ecco le regole e i requisiti

Bonus vacanze 2020, ecco cos’è e quali sono i requisiti per fare richiesta