
MILANO – Le Borse europee hanno aperto la seduta del 27 marzo 2025 con un deciso calo, in risposta all’ufficializzazione dei dazi sull’importazione di automobili da parte dell’amministrazione statunitense. Anche i mercati asiatici hanno mostrato segni di debolezza, chiudendo in ribasso a causa delle preoccupazioni legate a una possibile escalation della guerra commerciale, dopo l’annuncio di Donald Trump riguardante i dazi sulle auto. L’attenzione è rivolta anche all’andamento della crescita economica globale, con particolare riferimento all’economia degli Stati Uniti.
Focus sugli indicatori economici statunitensi
L’attenzione degli investitori si concentra sugli Stati Uniti, dove sono previsti importanti dati macroeconomici. In particolare, il 27 marzo 2025 si attende la pubblicazione del prodotto interno lordo (PIL) relativo al quarto trimestre, insieme alla bilancia commerciale, ai sussidi di disoccupazione e all’indice manifatturiero della Federal Reserve di Kansas City. Questi indicatori forniranno un quadro più chiaro sull’andamento dell’economia americana, che continua a influenzare i mercati globali. In Europa, si prevede che diversi membri della Banca Centrale Europea (BCE), tra cui De Guindos, Villeroy e Schnabel, intervengano per discutere le prospettive economiche e le politiche monetarie in atto.
Tim in crescita grazie a Poste
All’apertura delle contrattazioni, il titolo di Tim ha registrato un incremento significativo, alimentato dalle indiscrezioni riguardanti un possibile interesse da parte di Poste per acquisire una quota di Vivendi. Negli scorsi giorni, il gruppo francese ha già ridotto la sua partecipazione in Tim, scendendo al 18,37% dopo aver collocato sul mercato il 5% delle sue azioni. Poste, che a metà febbraio aveva già acquisito il 9,81% di Tim da Cdp, potrebbe ora cercare di acquistare un ulteriore 10% direttamente da Vivendi, rafforzando così la sua posizione nel mercato delle telecomunicazioni.
Reazioni al mercato dopo l’opa di Mfe su Prosiebens
La situazione di Prosiebens è particolarmente critica, con il titolo che ha aperto in calo di oltre il 10% dopo l’annuncio dell’OPA da parte del consiglio di amministrazione di Mfe. Il prezzo per azione si attesta ora intorno ai 5,75 euro, un valore che riflette l’offerta di Mfe calcolata sugli ultimi tre mesi di quotazione. Questa notizia ha suscitato preoccupazioni tra gli investitori, evidenziando l’incertezza che circonda il futuro della prima rete televisiva commerciale tedesca.
Stellantis e l’impatto dei dazi sulle auto
Il titolo di Stellantis ha subito un significativo ribasso, cedendo oltre il 6% in Borsa a causa dell’imposizione di dazi sulle automobili da parte di Trump. Anche Iveco ha risentito della situazione, registrando un calo del 3,5%. La reazione negativa dei mercati è stata evidente, con gli investitori preoccupati per le ripercussioni che queste misure protezionistiche potrebbero avere sull’industria automobilistica globale.
Andamento delle Borse asiatiche
Le Borse asiatiche hanno chiuso la seduta del 27 marzo 2025 in calo, con l’indice di riferimento di Tokyo, il Nikkei, che ha registrato una flessione dello 0,60%, chiudendo a 37.799,97 punti. Le case automobilistiche giapponesi e sudcoreane hanno subito un forte impatto, con titoli come Mazda (-6,0%), Subaru (-5,0%), Honda (-2,48%) e Toyota (-2,04%) che hanno visto un significativo ribasso. Anche Nissan ha chiuso in negativo, con una perdita del 1,68%. Altri titoli, come Advantest e Fujikura, hanno registrato ribassi notevoli, rispettivamente del 7,4% e del 7,0%. Infine, il rendimento del JGB a 10 anni ha raggiunto l’1,59%, il livello più alto dal 2008.