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La Fed mantiene i tassi fermi, prevede inflazione in aumento e crescita ridotta: «L’economia Usa è robusta, ma l’incertezza è alta»

Il presidente della Federal Reserve, Jerome Powell, ha recentemente annunciato che l’inflazione negli Stati Uniti ha mostrato segnali di risalita, attribuendo in parte questo fenomeno ai dazi imposti sulle importazioni. Durante una conferenza stampa tenutasi il 19 marzo 2025, Powell ha informato il pubblico che la banca centrale ha deciso di mantenere i tassi di interesse invariati, collocandoli tra il 4,25% e il 4,50%. Questa decisione arriva in un contesto di crescente incertezza economica, accentuata dal ritorno di Donald Trump alla Casa Bianca.

La posizione della Federal Reserve

La Federal Reserve ha espresso preoccupazione per l’andamento dell’economia statunitense, sottolineando che la fiducia nella salute economica è diminuita. Powell ha dichiarato che, sebbene l’economia nel suo complesso si presenti robusta, ci sono segnali di una crescente incertezza. Il presidente della Fed ha affermato: “L’economia statunitense è complessivamente forte, ma i dati indicano un’elevata incertezza economica“. Questa dichiarazione riflette le preoccupazioni sui potenziali effetti delle politiche economiche della nuova amministrazione, che potrebbero influenzare negativamente la crescita.

In questo scenario, la Fed ha confermato che, nonostante l’incertezza, prevede di procedere con due tagli dei tassi di interesse nel corso dell’anno, sebbene Powell abbia avvertito di non avere fretta nel prendere decisioni affrettate. La banca centrale intende monitorare attentamente gli sviluppi economici prima di apportare modifiche significative alla politica monetaria.

Inflazione e dazi: un legame preoccupante

Powell ha approfondito il tema dell’inflazione, affermando che i dazi hanno contribuito a un aumento dei prezzi, creando un ritardo nel ritorno dell’inflazione al target del 2%. “L’inflazione ha iniziato a salire. Pensiamo che sia in parte una risposta ai dazi e che ci possa essere un ritardo in ulteriori progressi nel corso di quest’anno”, ha dichiarato. La Fed sta osservando attentamente il comportamento dei prezzi, notando che anche i prodotti non soggetti a dazi, come le asciugatrici, stanno subendo aumenti di prezzo, suggerendo che i produttori potrebbero seguire l’andamento del mercato.

Questa situazione solleva interrogativi sulla natura transitoria dell’inflazione attuale. Powell ha indicato che la stabilità delle aspettative di inflazione sarà cruciale per determinare se l’aumento dei prezzi sarà temporaneo o se si stabilizzerà a livelli più elevati. Gli analisti stanno seguendo da vicino queste dinamiche, poiché potrebbero avere ripercussioni significative sulle scelte di politica monetaria della Fed.

Proiezioni economiche e sfide future

Nel primo aggiornamento delle proiezioni economiche dal dicembre 2024, il Federal Open Market Committee (FOMC) ha rivisto al ribasso le aspettative di crescita del PIL, stimando un incremento del 1,7% entro la fine dell’anno, rispetto al 2,1% previsto in precedenza. Questo cambiamento riflette le sfide che l’economia americana si trova ad affrontare, inclusa un’accelerazione dell’inflazione, ora attesa al 2,7%.

In aggiunta, la Fed ha previsto un lieve aumento del tasso di disoccupazione, fissato al 4,4%, rispetto al 4,3% indicato nelle precedenti stime. Nonostante queste revisioni pessimistiche, i membri del board della banca centrale continuano a rimanere fiduciosi nella possibilità di implementare due riduzioni dei tassi quest’anno. Powell ha ribadito che la Fed adotterà un approccio cauto, privilegiando una valutazione approfondita degli effetti delle politiche economiche prima di procedere con eventuali modifiche ai tassi.

La situazione attuale richiede una vigilanza costante da parte della Federal Reserve e degli osservatori economici, poiché le decisioni future potrebbero influenzare significativamente l’andamento dell’economia statunitense e le condizioni di vita dei cittadini americani.

Lorenzo Zucchetti

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