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Momenti difficili e alta volatilità per le Borse. La Cina ritira , come informa Reuter, le sue proposte e Trump fa pubblicare sull’equivalente della Gazzetta Ufficiale , l’applicazione dei dazi.

L’S&P si muove molto nervosamente e sta puntando alla chiusura del gap a 2.836, mentre al mometo tratta a 2.886 e si era spinto fino a 2.900.

In Italia sono saliti , e di molto, UBI, Ferrari e Recordati mentre Poste e CNH sono scese a seguito della pubblicazione dei risultati economici peggiori delle attese. Sui supporti Telecom.

Siamo dell’avviso che lo storno sia ancora in atto e le notizie negative dei negoziati, paradossalmente, potrebbero favorire il prossimo rimbalzo, perché gli Stati Uniti potrebbero, almeno nel breve, trarre vantaggio dall’aumento stesso dei dazi. Oppure, sempre paradossalmente, l’economia ne risentirà e il taglio dei tassi auspicato dai mercati, potrebbe vedere la luce. Ovviamente nel periodo più lungo il danno sarà pesante per tutte le economie del mondo. Un confronto tra pesi massimi non è mai auspicabile e la presidentessa del FMI, Christine Lagarde ha chiaramente indicato come pericolosa per le economie di tutto il mondo questa situazione. 

La situazione è ad alta volatilità e il VIX si trova ora a 18.88, oltre il classico 13 che demarca la bassa volatilità . La correlazione con l’S&P è inversa per cui ad una salita del Vix corrisponde una discesa dell’indice americano. 

E’ difficile prevedere cosa succederà a livello globale, nei prossimi giorni, mentre è passata in secondo piano la notizia relativa all’altra contesa con l’Iran.  Comunque ci aspettano ancora giorni di volatilità.

I livelli sono verso la discesa con 20.900 per il Ftse, 3.350 per lo Stoxx, 11.800 per il Dax e, appunto 2.836 per l’S&P a chiusura del gap di Aprile. Non fare niente e stare alla finestra è il miglior modo per superare queste tempeste. Ci sarà modo di rientrare su livelli pregevoli subito dopo la fine di Maggio .

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ultimo aggiornamento: 08-05-2019


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