Il 2022 è stato per l’Italia e per la maggior parte dei paesi del mondo un anno caratterizzato dall’aumento dell’inflazione.
Secondo i dati resi pubblici dall’Istat, in Italia i prezzi al consumo lo scorso anno sono aumentati dell’8,1%, un incremento significativo se paragonato all’1,9% dell’anno precedente. Valutando l’aumento dei prezzi al consumo al netto della cosiddetta inflazione di fondo, determinata dagli alimentari freschi e dai prodotti energetici, si ottiene una crescita del 3,8% (nel 2021 si era fermata a 0,8 punti percentuale), mentre valutando al netto solo dei prodotti energetici si registra una crescita del 4,1% (0,8% nel 2021).
Le previsioni degli esperti sono discordanti sull’inflazione che si avrà nel corso del 2023. Secondo alcuni di essi già nel corso di quest’anno si osserverà un arresto dell’aumento dell’inflazione o addirittura una riduzione della stessa, mentre altri sono convinti che bisognerà attendere il 2024 perché l’inflazione si riduca. Tutti concordano però sull’utilità del trading digitale per battere l’inflazione.
Come spiegato dagli esperti di trading online.blog, portale specializzato negli investimenti digitali, seguendo una corretta strategia di trading gli investitori potranno provare a operare seguendo i trend del momento e scegliendo con attenzione gli strumenti finanziari adatti per investire nei periodi caratterizzati da inflazione elevata.
Fare trading nei periodi con alta inflazione
L’inflazione elevata comporta ovviamente dei cambiamenti dal punto di vista economico e ha delle ripercussioni sul valore di numerosi assets. Studiando gli andamenti storici dei diversi prodotti finanziari è possibile individuare alcuni strumenti che in genere riescono a performare bene nei periodi in cui l’inflazione aumenta o, pur non crescendo, si mantiene elevata.
Tra gli assets preferiti dagli investitori quando l’inflazione è alta rientra l’oro. Questo metallo prezioso è considerato infatti un bene rifugio e viene scelto per proteggere il capitale dalla svalutazione monetaria legata al tasso di inflazione alto. Vi sono attualmente diversi modi per investire in oro e tra questi il trading online di CFD o di ETF/ETC sull’oro è una delle soluzioni preferite. Gli strumenti descritti sono infatti caratterizzati da elevata liquidità e bassi costi di gestione, a differenza dell’acquisto sull’oro effettuato acquistando fisicamente monete o lingotti.
Un altro strumento che può essere utile per proteggere il capitale e per ottenere dei rendimenti anche nei periodi con inflazione elevata sono le obbligazioni indicizzate all’inflazione. Alcune piattaforme di trading danno la possibilità ai clienti di operare anche con le obbligazioni, o di effettuare operazioni di compravendita utilizzando dei CFD legati al prezzo delle obbligazioni.
L’aumento del tasso di inflazione non deve gettare nel panico e non deve portare a stravolgere da un giorno all’altro il proprio portafoglio. E’ corretto effettuare un parziale ribilanciamento, ma è altresì importante non farsi prendere dalla paura e chiudere tutte le posizioni aperte fino a quel momento. L’inflazione alta fa parte del normale ciclo economico, l’ideale sarebbe costruire un portafoglio che sia in grado di reggere nei diversi scenari, con performance elevate nei momenti di crescita e performance negative ridotte nei periodi di crisi.
Attenzione al comparto tech e alle criptomonete
Le società del settore tecnologico hanno bisogno di elevati capitali per crescere e solitamente performano male nei periodi con inflazione alta. Il suggerimento che viene dato da molti esperti è di chiudere parte delle posizioni di trading sul settore tech, per ribilanciare il proprio portafoglio e investire sugli assets che potrebbero overperformare con inflazione alta.
Per quanto concerne le criptomonete, il settore è ancora relativamente giovane e non vi sono sufficienti dati per poter parlare di dati storici. Nonostante questo si è osservato fino a oggi che il valore delle monete virtuali tende a calare quando l’inflazione sale. Trattandosi inoltre di assets con estrema volatilità, essere eccessivamente esposti potrebbe peggiorare notevolmente le performance del portafoglio.