Direttore: Alessandro Plateroti

I tassi di breve termine ( 3 mesi ) sono più alti di quelli di lungo termine (10 anni) . Per la prima volta dal 2007/2008. Si tratta di un evento che ha dirette implicazioni sulla Borsa.

Quando i tassi di breve termine salgono a un livello superiore rispetto a quelli di lungo termine nel giro di 12 mesi avviene una recessione.

Attualmente i Bond usa a tre mesi rendono il 2.45% mentre i Bond a 10 anni rendono il 2,43%. E’ solo un primo segnale perchè, invece, i tassi a 2 anni sono ancora più bassi dei 10 anni. Tuttavia gli analisti ritengono che a breve anche i tassi a due anni varranno più dei tassi a 10 anni.

Insomma la situazione è in divenire. Generalmente nel periodo che intercorre tra il primo incrocio e i 12 mesi , le Borse salgono del 10-15% e quindi, almeno nel breve termine (1 anno) le Borse resteranno al bello.

Anche l’analisi dei cicli, l’atteggiamento dei responsabili acquisti delle aziende manifatturiere e i dati europei depongono a favore di un rallentamento rilevante dell’economia. Vedremo subito dopo le le elezioni europee quale sarà l’atteggiamento dei grandi investitori.

In ogni caso gli storni, ampiamente annunciati su questo sito, dei recenti giorni, non hanno a che vedere con queste riflessioni che sono più di lungo termine. Nel breve, toccati i supporti , le Borse riprenderanno a salire e ci sarà un po’ di incertezza solo sotto elezioni europee. Il supporto per il Ftse Mib è posto a 20.300 per lo Stoxx a 3.275 e per il Dax a 11.250/11.300. Il Dax ha rotto la trend line dinamica ascendente posta a 11.450 ed è il listino più a rischio .

Sotto questi livelli si potrà parlare di inversione di tendenza anzichè di semplice rintracciamento.

Riproduzione riservata © 2024 - EFO

ultimo aggiornamento: 24-03-2019


Crac Etruria, condannato il papà di Maria Elena Boschi

L’ Ifo tedesco aiuta i mercati a riprendere la salita.