
Carlo Messina, 62 anni, ricopre il ruolo di CEO di Intesa Sanpaolo dal settembre 2013. Sotto la sua guida, la banca ha affrontato e superato le sfide imposte dalla pandemia, emergendo più forte e pronta a sostenere la ripresa economica. Le grandi banche italiane, tra cui Intesa Sanpaolo, hanno riorganizzato le loro strategie per contribuire attivamente alla crescita dell’economia reale, con un focus particolare sulle piccole e medie imprese, che rappresentano il cuore pulsante dell’industria italiana.
Sostegno all’economia reale
Nel 2024, Intesa Sanpaolo ha giocato un ruolo cruciale nell’economia italiana, erogando 70 miliardi di euro in nuovi crediti a medio-lungo termine, di cui 43 miliardi destinati al mercato italiano. Di questo importo, 38 miliardi sono stati forniti a famiglie e piccole e medie imprese. Secondo i dati forniti dall’istituto, nel 2024, 3.100 aziende italiane sono state riportate in bonis da posizioni di credito deteriorato, contribuendo a preservare circa 15.500 posti di lavoro. A partire dal 2014, il numero totale di aziende salvate ha raggiunto 144.000, con un impatto positivo su circa 720.000 occupati. Questi risultati hanno permesso a Intesa Sanpaolo di registrare nel 2024 il miglior utile netto mai raggiunto, pari a 8,7 miliardi di euro.
Supporto alle piccole e medie imprese
La Divisione Banca dei Territori di Intesa Sanpaolo ha dimostrato un impegno costante nel sostenere le piccole e medie imprese, con oltre 110 miliardi di euro erogati tra il 2020 e il 2024. Durante il periodo della pandemia, questa divisione ha rappresentato un’importante fonte di liquidità per il settore produttivo, permettendo alle imprese di aumentare le loro riserve di liquidità di oltre 16 miliardi di euro, che continuano a fungere da autofinanziamento. Questo supporto ha incluso anche l’erogazione di mutui, con una crescente attenzione verso pratiche sostenibili.
Internazionalizzazione e innovazione
Intesa Sanpaolo ha esteso il proprio supporto anche all’internazionalizzazione delle imprese italiane. Oltre 45.000 clienti sono stati assistiti nei loro processi di espansione all’estero, con finanziamenti a breve e medio-lungo termine che ammontano a circa 4 miliardi di euro. Questa iniziativa è stata realizzata in collaborazione con SACE, SIMEST, ICE e altre entità pubbliche, promuovendo l’internazionalizzazione delle piccole e medie imprese. Inoltre, la banca ha investito oltre 800 milioni di euro nel finanziamento di start-up e PMI innovative, contribuendo così alla crescita del settore.
Transizione verso una economia sostenibile
Un aspetto fondamentale dell’operato di Intesa Sanpaolo è rappresentato dalla transizione green. La banca ha erogato oltre 10 miliardi di euro in finanziamenti destinati a progetti di trasformazione sostenibile per le piccole e medie imprese. Nell’ambito di un accordo con Confindustria, che prevede un investimento complessivo di 200 miliardi di euro, è stato posto un forte accento sull’uso efficiente delle risorse, con focus su rinnovabili, idroelettrico, idrogeno e recupero dei materiali, come il litio.
Questo accordo, che rafforza una collaborazione iniziata nel 2009, ha visto un volume di crediti erogati al sistema produttivo italiano pari a 450 miliardi di euro in quindici anni, contribuendo a migliorare il rapporto tra banca e impresa. Intesa Sanpaolo ha così accompagnato le piccole e medie imprese e le industrie mature anche nei momenti più complessi, focalizzandosi sul rilancio degli investimenti in ricerca e sviluppo e sulla valorizzazione delle filiere produttive.